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Influenza: scoperti i fattori chiave che la trasformano in malattia grave

Pubblicato: 22/11/2024 10:11

L’influenza stagionale, che quest’anno si presenta nella variante H3N2, conosciuta come “Australiana”, ha già costretto a letto oltre un milione di italiani. Per la maggior parte delle persone, il decorso si risolve in una settimana, ma per alcuni individui a rischio può trasformarsi in una condizione grave, richiedendo persino il ricovero ospedaliero.
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Un virus che non perdona

L’influenza rappresenta la terza causa di morte tra le malattie infettive in Italia, preceduta solo da AIDS e tubercolosi. Quest’anno si prevedono circa 15 milioni di casi, con un impatto significativo tra gli anziani, che rappresentano il 90% dei decessi correlati al virus. Secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, “il virus influenzale provoca una risposta infiammatoria generalizzata, indebolendo il sistema immunitario e aumentando il rischio di infezioni batteriche severe”. La vaccinazione resta la principale arma per ridurre le complicazioni.

Chi è più a rischio?

I più piccoli e gli over 65 sono particolarmente vulnerabili perché il loro sistema immunitario è meno efficace nel contrastare le infezioni. La variante A del virus, predominante in molte stagioni, tende a colpire soprattutto gli anziani. Nei bambini con disturbi come epilessia o paralisi cerebrale, l’influenza può aggravarsi rapidamente, portando a complicazioni come la polmonite. Anche le malattie polmonari croniche, come l’asma o la BPCO, aumentano significativamente i rischi. Le donne in gravidanza sono tra le categorie più esposte: circa il 30% delle pazienti in età fertile ricoverate per influenza erano incinte. Questo è dovuto all’immunosoppressione causata dagli ormoni della gravidanza, che può anche comportare rischi per il feto. L’obesità, sia nei bambini che negli adulti, rende più difficile combattere il virus influenzale. Condizioni come diabete e ipertensione aggravano il quadro clinico, aumentando il rischio di complicazioni gravi. Nei diabetici, ad esempio, l’influenza rende più difficile il controllo dei livelli di glucosio, peggiorando la capacità dell’organismo di reagire. Circa la metà dei pazienti influenzati soffre anche di malattie cardiovascolari, che possono peggiorare con l’infezione. L’influenza provoca febbre e infiammazione, mettendo sotto stress il cuore e aumentando il rischio di infarto e miocardite.

L’importanza della vaccinazione

Nonostante sia dimostrato che i vaccini antinfluenzali riducono il rischio di ospedalizzazione, in Italia la copertura vaccinale rimane insufficiente. Studi recenti nell’emisfero australe indicano che la vaccinazione ha ridotto del 34,5% i ricoveri ospedalieri. Tuttavia, anche i vaccinati devono prestare attenzione a sintomi persistenti o gravi. L’influenza non è una malattia da sottovalutare. Come ricorda Lopalco, “la vaccinazione è l’unica arma per difendersi dalle forme gravi”. Proteggersi in anticipo è essenziale, soprattutto per le categorie a rischio, per evitare che il virus arrivi al suo picco causando conseguenze irreversibili.

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Ultimo Aggiornamento: 22/11/2024 11:24

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