Nel Napoletano scatta l’allarme per i botti illegali in vista del Capodanno. I carabinieri hanno sequestrato 486 ordigni artigianali, tra cui le pericolose “bombe Sinner”, ispirate al campione di tennis Jannik Sinner. I militari hanno scoperto il carico a Pozzuoli, nell’abitazione di un 24enne incensurato, arrestato per detenzione di materiale esplosivo.
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Il blitz dei carabinieri
Durante un controllo mirato, i carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno fatto irruzione nell’appartamento del giovane. Tra gli ordigni trovati, spiccano le “bombe Sinner”, riconoscibili dall’involucro arancione e caratterizzate da un peso e una potenza fuori dal normale. Il carico complessivo superava i 50 chili di esplosivi, rendendo evidente il rischio per chiunque avesse avuto a che fare con quei botti.
La tradizione delle “bombe” a Napoli
Ogni anno, a Napoli, i botti di Capodanno prendono il nome di personaggi famosi del momento. In passato ci sono state la “bomba scudetto”, dedicata alla vittoria del Napoli, la “Kvara” ispirata a Kvaratskhelia e perfino il “pallone di Maradona”. Quest’anno, il nome scelto è quello di Jannik Sinner, numero uno del tennis mondiale.
Le “bombe Sinner” non sono diverse dagli altri ordigni pericolosi che ogni anno causano incidenti, spesso gravi, durante i festeggiamenti. La quantità di polvere pirica e la potenza distruttiva di questi botti illegali mettono a rischio non solo chi li maneggia, ma anche chi si trova nelle vicinanze.
Il monito dei carabinieri
Le forze dell’ordine continuano a ricordare i pericoli legati all’uso di questi botti clandestini. Il blitz a Pozzuoli è solo uno dei tanti interventi previsti in queste settimane per contrastare il mercato illegale dei fuochi d’artificio, una tradizione che troppo spesso si trasforma in tragedia.