Lacrime, abbracci e una coppa al cielo. Matteo Berrettini, con gli occhi pieni di emozione, è il simbolo della vittoria italiana nella Coppa Davis 2024, un trionfo che a Malaga ha scritto un capitolo indelebile nella storia dello sport tricolore. Quando l’ultimo punto contro l’Olanda ha sancito il 2-0 decisivo, l’abbraccio con Jannik Sinner, suo compagno d’avventure e vittorie, è stato il momento in cui l’atleta romano ha lasciato emergere tutta la sua emozione.
Il ritorno di un leader
Berrettini, 28 anni, è tornato quest’anno a essere un protagonista dopo mesi difficili, segnati da infortuni e dubbi. Nel 2023, mentre l’Italia conquistava la seconda Coppa Davis della sua storia, Matteo era costretto a tifare dalla panchina, lontano dal campo che tanto ama. Ma nel 2024 la storia è cambiata: il romano ha lottato, ha sofferto e ha trovato il modo di tornare, non solo come atleta ma come leader.
Dai quarti contro l’Argentina, dove ha brillato nel doppio accanto a Sinner, fino al singolare in semifinale contro l’Australia, Berrettini ha risposto con grinta e cuore alle aspettative. E oggi, nella finale contro l’Olanda, ha completato l’opera con una prestazione magistrale.
Lacrime di gioia, simbolo di rinascita
Quelle lacrime a fine partita non sono solo un’esplosione di gioia, ma anche un gesto di liberazione. Berrettini ha vissuto il suo annus horribilis, lontano dai riflettori e dai successi. Ma oggi, in un’arena colma di tifosi italiani e sotto i riflettori della Davis, è tornato a essere quel campione che l’Italia ha imparato ad amare.
“Non dimenticherò mai questa giornata”, ha dichiarato visibilmente commosso. Ed è facile credergli: per un atleta, il traguardo più grande non è solo vincere, ma riuscire a risollevarsi dalle cadute.
L’Italia che festeggia
La vittoria di Malaga è anche il simbolo di un movimento in crescita. La squadra italiana, guidata da Sinner e Berrettini, ha dimostrato una coesione straordinaria, alimentata da sacrifici e determinazione. E mentre la coppa passava di mano in mano, il sorriso di Matteo, ancora bagnato di lacrime, raccontava più di mille parole: questa vittoria è il coronamento di un sogno e l’inizio di una nuova stagione di successi.
Il cielo di Malaga è azzurro, come le maglie di chi ha reso possibile questa impresa. E Matteo Berrettini, con la sua emozione e il suo talento, ne è l’anima pulsante.