
Nel recente vertice del centrodestra guidato da Giorgia Meloni è emersa una linea chiara per gestire le modifiche alla manovra economica: concentrare gli interventi su poche proposte condivise da tutta la maggioranza e sempre subordinate al via libera del MEF per quanto riguarda le coperture finanziarie. Questa impostazione limita l’inserimento di nuove misure, soprattutto quelle non sostenute all’unanimità dai partner della coalizione.
Tra le proposte discusse, spiccano temi caldi come la riduzione del canone Rai, richiesta dalla Lega, e ulteriori tagli all’Irpef, una priorità per Forza Italia. Tuttavia, al momento, entrambe le iniziative sembrano difficilmente attuabili. Nonostante ciò, Lega e Forza Italia non sembrano intenzionate a cedere su questi punti, mantenendo alta la pressione all’interno della coalizione.
Le priorità della manovra: focus su pochi interventi mirati
La strategia suggerita dalla premier invita a focalizzarsi su interventi mirati e strettamente legati a priorità condivise, lasciando al MEF la valutazione della fattibilità economica. Le modifiche che potrebbero trovare spazio nella manovra riguardano soprattutto settori strategici:
Forze dell’ordine: nessuna stretta sul turnover.
Politiche sociali: possibili nuovi incentivi, come il “bonus” per attività extra-scolastiche, promosso da Fratelli d’Italia.
Settori produttivi: al vaglio un’Ires premiale, proposta sostenuta dagli imprenditori e in fase di studio dal ministro Adolfo Urso.
Sostegno alle famiglie: si valuta l’innalzamento delle detrazioni per i figli, attualmente fissato a 800 euro, un punto su cui insistono Forza Italia e Noi Moderati.
Equilibrio tra esigenze politiche e sostenibilità economica
Il comunicato di Palazzo Chigi sottolinea l’impegno della maggioranza a mantenere una visione unitaria e a proporre modifiche “migliorative” alla manovra, pur sempre nel rispetto degli equilibri di bilancio. La manovra, si legge, è pensata per rispondere alle esigenze di famiglie, lavoratori, sistema sanitario e tessuto produttivo. Tuttavia, ogni proposta dovrà superare il vaglio del MEF, che avrà il compito di verificare le coperture necessarie per garantire la sostenibilità economica delle iniziative.
In questo contesto, i leader hanno dato mandato al ministro Giorgetti di individuare quali proposte condivise potranno essere effettivamente praticabili, delineando un percorso decisionale che lascia poco spazio a modifiche non prioritarie o divisive.
Una sfida per la coesione della maggioranza
La strategia adottata rappresenta una sfida importante per la tenuta della coalizione, con il rischio che alcune richieste di partito possano restare insoddisfatte. Tuttavia, il messaggio di Giorgia Meloni è chiaro: le priorità del governo devono essere dettate dalla sostenibilità economica e dalla condivisione politica, senza cedere a pressioni estemporanee.
Questo approccio, se da un lato impone una disciplina rigorosa all’interno della maggioranza, dall’altro potrebbe rivelarsi cruciale per mantenere credibilità politica e stabilità finanziaria.