“Beppe Grillo ha appena avviato un estremo tentativo di sabotaggio: ha chiesto di rivotare, invocando una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto. Insomma, è passato dalla democrazia diretta al ‘qui comando io’ e se anche la maggioranza vota contro di me non conta niente”. Lo scrive sui social il presidente del M5s, Giuseppe Conte. “Dateci qualche giorno, e torneremo a votare sulla rete i quesiti sullo Statuto impugnati da Grillo. Avanti, ancora, insieme”.
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La sfida interna tra Grillo e Conte si intensifica. Il fondatore del Movimento ha scelto di non arretrare e di portare avanti il suo scontro su ogni terreno, sia legale che politico. La prima mossa è arrivata ieri, quando Grillo ha comunicato formalmente al M5S la sua intenzione di far ripetere le votazioni, soprattutto quelle che mettono in discussione il suo ruolo come garante.
L’obiettivo principale sembra essere quello di sfidare nuovamente Conte sul quorum. Grillo potrebbe persino appellarsi all’astensione, trasformando il voto in una questione personale. “Se i sì alla cacciata sono meno di 35mila, devono trovare altri 10mila votanti”, ha spiegato un movimentista, sottolineando la strategia che il garante sembra voler adottare per ribaltare la situazione. La tensione resta alta, e il Movimento si prepara a vivere un nuovo round di votazioni che potrebbe ridefinire il suo futuro e il ruolo dello stesso Grillo.