Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, tiene fede al suo annuncio e firma la precettazione dello sciopero del 29 novembre. La misura limita il diritto allo sciopero e va usata con cautela, sbottano i sindacati Cgil e Uil.
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Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, leader delle due sigle, confermano la protesta contro la manovra economica, rispettando le fasce orarie di garanzia. “Se arriverà la precettazione, la impugneremo davanti al Tar”, dichiarano, difendendo il diritto allo sciopero come sancito dalla Costituzione. “Impugneremo il provvedimento”, fanno sapere.
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Le critiche di Salvini
Salvini, intanto, critica la frequenza degli scioperi nel settore trasporti. “In 25 mesi ci sono stati oltre 1.300 scioperi proclamati, più di uno al giorno. Esiste il diritto allo sciopero, ma anche quello alla mobilità per milioni di italiani”, ha sottolineato, evidenziando che lo sciopero cade “guarda caso di venerdì”.
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I sindacati, però, ribadiscono le loro ragioni. “Chiediamo contratti migliori, più sicurezza per i lavoratori e condizioni dignitose per il trasporto pubblico”, afferma Bombardieri, chiedendo scusa ai cittadini per i disagi. Per ora lo scontro resta aperto, mentre cresce la tensione tra governo e lavoratori.
Durata e settori coinvolti
Se dovessero confermarlo, lo sciopero inizierà alle 21 di giovedì 28 novembre e si concluderà alle 21 di venerdì 29 novembre, paralizzando numerosi servizi. Dopo un intervento del Garante, è stata esclusa la partecipazione delle ferrovie, ma resteranno fermi per l’intera giornata settori come la sanità, il trasporto pubblico locale, il trasporto aereo e il settore giudiziario. Braccia incrociate anche per i lavoratori delle autostrade, dei traghetti e per buona parte del comparto scolastico. Nello specifico, medici, veterinari e dirigenti sanitari parteciperanno per contestare la riduzione delle risorse, denunciata come la “peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni”. Il trasporto pubblico locale e aereo annuncia uno stop di 24 ore con disagi previsti per bus, tram, metropolitane e voli; a rischio anche i collegamenti marittimi, specialmente verso le isole maggiori. Il personale di Autostrade resterà fermo dalle 22 del 28 novembre fino alle 22 del giorno successivo. Il comparto ferroviario, inizialmente incluso, è stato esonerato dalla protesta dopo l’intervento del Garante. I treni circoleranno regolarmente, anche se Salvini, ministro dei Trasporti, ha messo in guardia contro “scioperi selvaggi” che penalizzano milioni di cittadini.
Motivazioni della protesta
Alla base dello sciopero c’è il dissenso verso una manovra economica ritenuta ingiusta dai sindacati. Secondo Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, e Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil, “è necessario invertire questa tendenza non più accettabile”, riferendosi ai tagli alla spesa sociale e alla mancanza di una riforma fiscale strutturale. Non tutti i sindacati, però, hanno aderito. La Cisl, guidata da Luigi Sbarra, si è distaccata dalla protesta, giudicando positivo l’incontro con il governo e le concessioni ottenute, come il taglio fiscale e il rifinanziamento dei contratti pubblici, pur riconoscendo alcune criticità.
Con la partecipazione di quasi tutti i comparti essenziali, lo sciopero rischia di creare gravi disagi. Trasporti pubblici locali, scuola, giustizia e sanità sono tra i settori più colpiti, mentre il fermo dei trasporti marittimi potrebbe isolare le isole maggiori per un’intera giornata.
Nonostante le tensioni, i sindacati non arretrano. La giornata del 29 novembre si preannuncia come un momento cruciale di confronto tra governo e lavoratori.