È diventata definitiva la condanna a 15 anni e due mesi per Finnegan Lee Elder, uno dei due giovani americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate a Roma nel luglio del 2019. La sentenza, pronunciata nell’appello bis lo scorso 3 luglio, non è stata impugnata né dalla procura generale né dai difensori, consolidando così la pena per Elder, attualmente detenuto nel carcere di Opera a Milano.
Un processo lungo e complesso
Il caso, che aveva suscitato un’enorme attenzione mediatica sia in Italia che negli Stati Uniti, si era inizialmente concluso con condanne più severe per i due imputati. Tuttavia, dopo il rinvio della Cassazione, i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma avevano ridotto le pene, eliminando alcune aggravanti e applicando il rito abbreviato. Questa decisione aveva portato a una sensibile riduzione della pena per Elder.
Per il coimputato Gabriel Natale Hjorth, invece, la situazione rimane ancora in evoluzione. Natale, condannato a 11 anni e quattro mesi e attualmente ai domiciliari, dovrà affrontare una nuova udienza in Cassazione, poiché sia la procura generale sia i suoi difensori hanno impugnato la sentenza.
Il caso Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabinieri, fu brutalmente ucciso nella notte del 26 luglio 2019, in una strada di Roma. I due giovani americani, in vacanza nella capitale, avevano incontrato il carabiniere nel corso di un’operazione legata a un presunto scambio di droga. Durante il confronto, Elder sferrò undici coltellate contro Cerciello Rega, uccidendolo sul posto. L’episodio suscitò un’ondata di indignazione pubblica, sia per la violenza del gesto che per il sacrificio di un servitore dello Stato.
La conclusione per Elder, ma non per Natale
Con la condanna definitiva di Elder, una parte del lungo iter giudiziario legato a questa tragica vicenda si chiude. Tuttavia, per Gabriel Natale Hjorth, la strada legale resta aperta. La nuova udienza in Cassazione rappresenterà un ulteriore capitolo di un caso che ha segnato profondamente non solo i familiari di Cerciello Rega, ma anche l’intera comunità italiana.
Il peso del caso sulla giustizia italiana
Il processo ha messo in evidenza aspetti complessi del sistema giudiziario italiano, tra cui l’applicazione delle aggravanti e la gestione delle richieste di riduzione di pena. La definitiva condanna di Elder rappresenta un passo avanti nella ricerca di giustizia per la famiglia di Mario Cerciello Rega, mentre la vicenda di Natale Hjorth resta ancora da definire.
Questo caso rimarrà per anni uno dei più discussi e simbolici nel panorama giudiziario italiano, ricordando il sacrificio di un uomo che ha perso la vita servendo il Paese.