Francesca Ghio, consigliera comunale della lista Rossoverde, ha raccontato una storia drammatica durante il Consiglio municipale a Palazzo Tursi. Ha condiviso la sua esperienza di violenza subita a soli 12 anni. Un uomo di cui si fidava, un dirigente genovese, l’ha violentata ripetutamente tra le mura di casa.
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«Avevo dodici anni quando sono stata violentata fisicamente e psicologicamente», ha esordito Francesca. Le sue parole hanno scosso i presenti. Ha descritto un periodo buio della sua vita, dove il segreto delle violenze pesava come un macigno. «Lui mi diceva di stare zitta e che doveva essere il nostro segreto», ha continuato. La consigliera ha sottolineato il dominio che quell’uomo esercitava su di lei.
Un silenzio assordante
Francesca ha fatto notare che nessuno le ha mai chiesto perché fosse diventata introversa. Nessuno ha cercato di capire il suo dolore. «Mi sono rassegnata, fino a credere che me lo fossi meritato», ha detto. La colpevolizzazione l’ha portata a ferirsi fisicamente, nascondendo le cicatrici sotto felpe e maniche lunghe.
Ha evidenziato l’assenza di supporto e protezione nel mondo degli adulti. A scuola si studiavano fatti storici, ma non si parlava di emozioni o consenso. Quando ha provato a parlarne in seguito, ha sentito solo giudizio e disgusto. «Mi guardo indietro e nulla è cambiato», ha affermato con amarezza.
“Più importanti i centri commerciali”
Francesca Ghio ha criticato una società che continua a ignorare il problema della violenza. Le istituzioni non forniscono gli strumenti necessari per affrontare la situazione. «Le dighe, le strade, i centri commerciali sono più importanti della salute mentale e fisica», ha dichiarato.
Appello alla consapevolezza
La consigliera ha concluso con una riflessione profonda: «Il 25 novembre è passato, ci vediamo l’anno prossimo con la conta dei numeri». Ha sottolineato come molte vittime muoiano nel silenzio, vittime due volte: dello stupratore e di una società che guarda dall’altra parte. L’unica differenza? «Non staremo più zitte».
Le parole di Francesca Ghio risuonano come un forte appello alla consapevolezza e al cambiamento. La lotta contro la violenza sulle donne deve continuare, e ogni voce conta.