Lunedì 25 novembre, intorno alle 14.30, Simone Cingolani è stato trovato morto suo appartamento situato in via Modigliani nel quartiere Sorgenti di Livorno. A fare la sconvolgente scoperta sarebbe stata la donna delle pulizie, dopo che il 36enne non rispondeva al telefono da giorni ad amici e parenti che provavano a contattarlo. Simone lavorava in ambito portuale ed era molto conosciuto in città. Si indaga per stabilire le esatte cause del decesso.
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Come è morto Simone Cingolani
A trovare il suo corpo senza vita, sarebbe stata la donna delle pulizie che ha visto per prima la salma riversa a terra. Cingolani stringeva ancora tra le dita il cellulare che è ora nelle mani delle forze dell’ordine. La domestica ha quindi allertato il vicinato subito dopo il ritrovamento del corpo e gli inquilini del palazzo hanno contattato il 112. I sanitari, però, non hanno potuto fare altro che confermare il decesso di Simone che è stato trovato riverso a terra e con il telefono cellulare stretto in una mano. Sono intervenuti anche gli agenti della squadra mobile e delle volanti della polizia di Livorno.
L’appartamento appariva in ordine. Circostanza che porta gli inquirenti ad escludere, in via preliminare, la possibilità di una morte violenta. Saranno però necessari ulteriori accertamenti autoptici per determinare con precisione le cause del decesso.
Simone Cingolani lascia in un inconsolabile dolore la madre, il padre Fabrizio, molto conosciuto in città in quanto direttore sportivo dell’Asl Portuale Livorno e collaboratore del Centro sportivo Livorno 9, e la sorella Carolina. Gli amici lo descrivono come un ragazzo generoso e solare, “uno di quelli su cui puoi contare sempre”.