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Missili russi, la mappa degli obiettivi in Europa: quanto ci metterebbero ad arrivare a Roma

Pubblicato: 26/11/2024 10:30
Oreshnik

C’è timore nel mondo per il missile intercontinentale russo RS-26 Oreshnik, una delle armi più letali nella recente strategia militare. Con una velocità di 12.250 km/h e una gittata intercontinentale di oltre 5.500 km, il missile è stato progettato per colpire rapidamente i principali obiettivi europei. Quindi anche l’Italia. Mentre i toni della guerra si alzano sempre più, ci si chiede ora anche in Italia, in caso di attacco, quanto ci metterebbe questo “mostro” da 36 tonnellate a raggiungerci. Già, perché il probelma dell’RS-26 è che essendo in grado di raggiungere velocità ipersoniche è quasi impossibile da intercettare con i sistemi di difesa attualmente in uso in Europa. Vediamo ora, secondo le informazioni inserite in una mappa diffusa da Mosca, i tempi di volo verso alcune città europee chiave, compresa Roma.
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Quanto impiegherebbe Oreshnik a raggiungere Roma

Il missile russo Oreshnik raggiungerebbe Parigi in 17,2 minuti, Londra in 17,7 minuti, Kiev in 5,5 minuti, Bucarest in 9,4 minuti, Ramstein (base USA-NATO in Germania) in 15 minuti e Alexandroupolis (Grecia) in 10,5 minuti. Ma quanto tempo ci vorrebbe per raggiungere Roma? La mappa russa citata dal sito pronews.com, non menziona Roma. Tuttavia, con qualche calcolo effettuato da Money.it, è possibile stimare il tempo di volo utilizzando la velocità del missile e le distanze note. “Alexandroupolis, ad esempio, si trova a circa 2144 km da Mosca e viene raggiunta in 10,5 minuti. Roma, invece, dista circa 2375 km dalla capitale russa. Con una velocità di 12.250 km/h, il missile impiegherebbe circa 11,6 minuti per colpire la capitale italiana“. Si salvi chi può.

L’altro obiettivo italiano

Ma in Italia, oltre a Roma, un altro obiettivo strategico fondamentale è certamente la base NATO di Solbiate Olona, situata in Lombardia. I calcoli indicano che il missile Oreshnik impiegherebbe circa 10,6 minuti per raggiungerla. Vladimir Putin ha giustificato lo sviluppo di missili come l’RS-26 affermando che è necessario per “difendere gli interessi strategici” della Russia. La capacità del missile di colpire velocemente e con precisione è vista come una grave minaccia dai Paesi NATO. Ora, la vera sfida per i Paesi europei, è studiare e mettere a punto sistemi di difesa in grado di neutralizzare un eventuale attacco di questo tipo.

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