Un’aggressione di violenza inaudita ha scosso la comunità di Laterza, in provincia di Taranto. Nella serata di martedì 26 novembre, una ragazzina di 13 anni è stata presa a schiaffi e calci da una coetanea per quasi venti minuti, sotto gli occhi di una decina di giovani spettatori rimasti immobili, intenti solo a filmare la scena.
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L’episodio è avvenuto tra via Mazzini, via Enrico Toti e via Monte Sabotino. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazzina sarebbe stata aggredita a causa di un presunto messaggio inviato al fidanzato dell’autrice della violenza. Una spinta iniziale ha dato il via a una serie di calci, schiaffi e strattoni ai capelli, mentre i presenti non intervenivano per fermare l’aggressione.
I video arrivano ai carabinieri
I video arrivano ai carabinieri
La scena è stata immortalata con gli smartphone e i video si sono rapidamente diffusi sui social, fino a raggiungere i carabinieri della compagnia di Laterza, ora impegnati nelle indagini. La violenza si è conclusa solo grazie all’intervento di passanti e commercianti, attirati dalle urla e dagli insulti.
La condanna del sindaco
La condanna del sindaco
L’episodio ha generato sconcerto e indignazione in città. Il sindaco di Laterza, Franco Frigiola, è intervenuto con un videomessaggio per condannare quanto accaduto. “La violenza non è mai giustificabile”, ha dichiarato, esortando i giovani a risolvere i conflitti in modo pacifico. Ha poi criticato duramente i ragazzi presenti che hanno filmato l’aggressione: “Hanno alimentato la violenza con il loro comportamento sbagliato”.
Frigiola ha voluto sottolineare che Laterza non è rappresentata dalle immagini dell’aggressione, ma da giovani impegnati e ricchi di valori. Il caso, però, apre una riflessione sulla responsabilità e sul ruolo educativo verso le nuove generazioni, in un contesto in cui la tecnologia spesso amplifica comportamenti violenti anziché prevenirli. Le indagini continuano per individuare tutti i responsabili e fare chiarezza su quanto accaduto.