Stiamo scivolando in una deriva sociale veramente pericolosa, in cui contano solo i social e si perde ogni empatia umana. Lo conferma, purtroppo, un un episodio scioccante di bullismo avvenuto all’inizio di novembre nel Salento. Una ragazza disabile è stata vittima di un’aggressione fisica e psicologica in piazza, sotto gli occhi indifferenti di molti giovani che hanno ripreso la scena invece di intervenire. L’episodio ha rapidamente fatto il giro dei social, attirando l’attenzione delle forze dell’ordine e sconcertando l’opinione pubblica.
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Un Chiaro Caso di Bullismo Aggravato
L’incidente è iniziato quando una foto della giovane, in cui appariva con la pancia scoperta, è stata pubblicata senza il suo consenso e a scopo denigratorio da una coetanea. La vittima, sentendosi umiliata, aveva chiesto la rimozione dell’immagine. La richiesta ha portato a un confronto che si è trasformato in un’aggressione. In piazza, davanti a un folto gruppo di ragazzi, la ragazza è stata schiaffeggiata e colpita con pugni, ed è caduta a terra mentre i presenti riprendevano la scena con i telefonini.
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Una Scena Raccapricciante
L’attacco si è consumato sotto il porticato della piazza principale del paese, luogo affollato nelle miti serate autunnali del Salento. Malgrado la presenza di numerosi testimoni, nessuno ha tentato di fermare l’aggressione. Invece, il video di quattro secondi che mostra la violenza è stato rapidamente condiviso sui social, diventando virale.
L’Intervento delle Autorità
Il video dell’aggressione è giunto anche alle forze dell’ordine, che hanno aperto un’indagine in collaborazione con la procura per i minori. La situazione è aggravata da due elementi: la vittima è una ragazza disabile, e l’episodio è avvenuto in un luogo pubblico, con numerosi ragazzi che hanno scelto di filmare piuttosto che intervenire.
Un Appello Contro l’Indifferenza
Questo tragico episodio solleva interrogativi inquietanti. Siamo di fronte a una deriva che viaggia sul crinale sottile sospeso fra sadismo e indifferenza, anche contro persone deboli e indifese. Ed è inevitabile interrogarsi sulle responsabilità della società, soprattutto tra i più giovani, in contesti di bullismo e violenza. Le indagini proseguono per chiarire i fatti e identificare le responsabilità, ma resta il senso di sconforto per una scena che ha lasciato un segno indelebile sia sulla vittima, sia nella comunità locale.