La denuncia di Vincenzo Soverino, disabile affetto da SLA e presidente onorario provinciale dell’Aisla. L’uomo ha vissuto una brutta esperienza durante la partita Guardavalle-Virtus Rosarno, valida per il Campionato di Promozione B in Calabria. Domenica scorsa, Soverino voleva seguire l’incontro da bordocampo, come aveva fatto altre volte. Questa volta però l’arbitro non glielo ha permesso, richiamandosi a una rigida applicazione del regolamento.
Leggi anche: Ragazzina disabile derisa e poi picchiata in pubblico: nessuno interviene, tutti filmano il pestaggio
Cos’è successo
Soverino, che è anche un ex consigliere nazionale della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, si è visto negare l’accesso allo spazio a bordo campo, vicino alle panchine delle squadre. L’arbitro, appartenente alla sezione AIA di Locri, ha deciso di applicare alla lettera le regole che non prevedono la presenza di spettatori in quella zona.
Durante l’intervallo, Soverino si è rivolto ai carabinieri presenti allo stadio. Grazie al loro intervento, ha potuto assistere al resto della partita da un’area vicina alla tribuna stampa.
La reazione
L’episodio ha sollevato indignazione. Il sindaco di Guardavalle ha preso posizione e scritto ai vertici dell’Associazione Italiana Arbitri, parlando di “mancanza di umanità” e definendo l’accaduto un “danno all’immagine dello sport”. Anche la Fish nazionale ha espresso “profondo sdegno”, ricordando che lo sport deve essere inclusivo e in linea con i principi sanciti dalla Costituzione italiana.
L’episodio ha aperto un dibattito sui limiti del regolamento e sul bisogno di applicarlo senza dimenticare il valore sociale dello sport. Per molti, il calcio è più di un gioco, è un’occasione di unione e solidarietà. Questo messaggio, però, a Guardavalle sembra essersi perso.