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La denuncia di Alice Manconi: “Mio figlio di 6 anni ha un tumore, l’Inps non mi dà il congedo”. Arriva la risposta secca dell’ente

Pubblicato: 28/11/2024 17:27
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Torino – Alice Manconi, madre di due figli, affronta una duplice battaglia: quella contro un neuroblastoma al quarto stadio che ha colpito il suo figlio più piccolo e quella contro la burocrazia. Diagnosi devastante, cure estenuanti e il mancato rinnovo del congedo lavorativo da parte dell’Inps stanno mettendo alla prova la resistenza di questa famiglia.
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La diagnosi e le cure

Tutto è iniziato con un dolore alla gamba del bambino, quattro anni appena, che si è rivelato un tumore con metastasi diffuse. Da allora, la loro vita è stata un susseguirsi di ricoveri e trattamenti. In un anno, il piccolo ha affrontato sei cicli di chemioterapia, un intervento chirurgico, una raccolta di cellule staminali, due autotrapianti di midollo, 12 radioterapie e ora sei mesi di immunoterapia lo attendono. Essendo immunodepresso, non può frequentare la scuola, e Alice, oltre al suo lavoro, si è reinventata insegnante.

La burocrazia che blocca tutto

Il problema principale, però, è ora la mancata proroga del congedo lavorativo e del certificato di disabilità del bambino, entrambi scaduti. Alice si è rivolta all’Inps per il rinnovo, ma il percorso si è rivelato pieno di ostacoli. Dopo innumerevoli solleciti, le è stato dato un appuntamento il 24 ottobre, ma non ha potuto partecipare perché il figlio era impegnato in una sessione di radioterapia.

“Ho spiegato che è immunodepresso e che deve evitare le sale d’attesa”, racconta Alice. Ma la risposta è stata gelida: “Ci hanno detto che la sala d’attesa non è ‘una sala giochi’ e che ‘stavano erogando un accompagnamento senza aver mai visto’ mio figlio”.

Le scuse ufficiali – A scusarsi in prima persona con la famiglia è il direttore dell’Inps piemontese Vincenzo Ciriaco. Quest’ultimo chiarisce che la convocazione del bambino è stata un errore. E che il 30% dei casi viene gestito agli atti: “Spetta ai medici intercettare le situazioni gravi ma c’è stato un disguido, che abbiamo risolto già in giornata”. Ciriaco quindi spiega: “La signora riceverà presto il rinnovo del provvedimento sanitario. E potrà stare più tranquilla. Anche se a livello amministrativo il procedimento per il congedo straordinario era già stato riconosciuto e prorogato, in attesa di definire il procedimento sanitario del bambino”. 

Tra ricoveri e festività in corsia

Alice continua a prendersi cura del piccolo, consapevole che presto i ricoveri in ospedale riprenderanno. Anche il Natale del 2023 lo hanno passato in corsia, ma lei ha trasformato l’Epifania in una festa speciale: “Abbiamo festeggiato quando siamo tornati a casa. Gli altri aspettavano la Befana, noi, Babbo Natale”. Una storia di resilienza, che rivela quanto la battaglia contro la malattia possa essere complicata da un sistema burocratico poco flessibile. Alice, però, non si arrende.

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Ultimo Aggiornamento: 28/11/2024 17:32

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