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Caso Pamela Mastropietro, nuovo ricorso di Oseghale: la rabbia della madre

Pubblicato: 30/11/2024 20:27

La difesa di Innocent Oseghale, condannato all’ergastolo per l’omicidio e lo smembramento di Pamela Mastropietro, ha presentato un ricorso straordinario in Cassazione per chiedere la revisione della sentenza definitiva. Gli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi puntano a far rivedere la condanna sulla base di presunti errori nella ricostruzione dei fatti.
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“L’udienza fissata per il 16 gennaio è già un risultato importante”, ha dichiarato l’avvocato Matraxia, ribadendo che la condanna per violenza sessuale sarebbe stata decisiva per la pena più severa. “L’imputato ha sempre negato la violenza sessuale e chiediamo che la Corte di Cassazione valuti se vi sia stato un errore giudiziario”, ha aggiunto.

La reazione della madre di Pamela

Immediata la replica di Alessandra Verni, madre della vittima, che ha espresso dolore e rabbia: “A quasi sette anni dalla morte di Pamela, è inaccettabile dover affrontare ancora questa battaglia. Non c’è rispetto per noi vittime e le nostre famiglie. Mi sento male, sto pagando con la salute questo dolore”.
La madre, che da anni si batte per la giustizia e ha fondato un’associazione in memoria della figlia, ha ribadito la sua fiducia nei magistrati, augurandosi che la condanna all’ergastolo venga confermata: “Spero che rigettino tutto e rispettino il dolore vissuto da Pamela e da noi familiari”.

Il caso

Pamela Mastropietro, 18 anni, fu uccisa il 30 gennaio 2018. I suoi resti furono ritrovati in due valigie abbandonate a Corridonia, in provincia di Macerata. La sentenza definitiva attribuisce a Oseghale i reati di omicidio, violenza sessuale e vilipendio di cadavere. La difesa insiste però su una diversa interpretazione dei fatti, sostenendo che Oseghale non fosse responsabile della violenza sessuale e che non abbia fornito direttamente la droga a Pamela.

Un percorso doloroso

La madre della vittima ha ricordato quanto sia stato lungo e difficile l’iter giudiziario, con una prima condanna in Appello bis nel 2023. “Pensavo che fosse finita, invece ci ritroviamo ancora qui”, ha detto Alessandra Verni, sottolineando il suo impegno per il riconoscimento dei diritti delle vittime e la certezza delle pene.
La prossima udienza del ricorso straordinario è fissata per il 16 gennaio 2025, una data cruciale per la famiglia Mastropietro e per la giustizia italiana.

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