La famiglia di Michael Schumacher, ex campione di Formula 1, continua a lottare per proteggere la privacy dell’ex pilota, vittima di un grave incidente sulle nevi di Meribel il 29 dicembre 2013. Le condizioni di Schumacher rimangono avvolte dal massimo riserbo, ma questa sicurezza è stata minacciata da un ex guardia del corpo, Markus Fritsche, accusato di aver tentato di ricattare la famiglia con materiale sensibile.
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Il piano dell’ex guardia del corpo
Il piano dell’ex guardia del corpo
Fritsche, assunto prima dell’incidente e licenziato dopo otto anni di servizio, avrebbe sottratto dalla villa di Schumacher quattro chiavette USB e alcuni hard disk contenenti circa 1.500 immagini, 200 video e rapporti diagnostici. Secondo le accuse, il materiale sarebbe stato utilizzato per estorcere circa 15 milioni di euro alla famiglia dell’ex pilota, con la minaccia di divulgare i dati sul dark web.
Complicità e arresti
Complicità e arresti
L’ex guardia del corpo non avrebbe agito da solo. Si sarebbe avvalso dell’aiuto di Daniel Lins, figlio di un suo amico, Yilmaz Tozturkan. Quest’ultimo avrebbe contribuito a catalogare il materiale trafugato. Dopo l’invio di alcune immagini accompagnate da minacce alla famiglia Schumacher, la polizia tedesca e svizzera ha arrestato Tozturkan con l’accusa di estorsione, mentre Lins e Fritsche sono stati rilasciati su cauzione.
Prossimo processo e possibili pene
Prossimo processo e possibili pene
Il processo contro i tre accusati inizierà il mese prossimo a Wuppertal, in Germania. I pubblici ministeri hanno richiesto una condanna ad almeno quattro anni di carcere per Tozturkan, ma la gravità dell’estorsione potrebbe portare a pene più severe. L’esito del procedimento sarà cruciale per determinare se la privacy di Schumacher e della sua famiglia resterà intatta. La famiglia continua a combattere per mantenere il silenzio intorno alla figura dell’ex pilota, erigendo un muro di riservatezza contro chiunque tenti di speculare sulle sue condizioni.
