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Migrante tenta uno stupro nella chiesa di don Biancalani, il prete lo difende: “Ha problemi psicologici”

Pubblicato: 01/12/2024 11:05
migrante stupro chiesa Biancalani
Immagine di repertorio

Un nuovo caso scuote la parrocchia di Vicofaro, guidata da don Massimo Biancalani, nota per essere anche un centro di accoglienza per migranti. Nelle scorse ore, un 32enne liberiano, ospite della struttura, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
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Secondo le indagini, l’uomo avrebbe tentato di abusare di una ragazza nella canonica durante la notte tra martedì e mercoledì. Il tentativo di stupro è stato interrotto da altri due migranti, che, udite le urla della vittima, sono intervenuti minacciando l’aggressore con una lametta e consentendo alla giovane di fuggire. La ragazza, in stato di choc, ha trovato rifugio alla stazione di Pistoia, dove ha contattato i carabinieri.

La dinamica dell’accaduto


La dinamica dell’accaduto

La vittima e l’aggressore si sarebbero conosciuti poche ore prima alla stazione di Montecatini. Dopo aver consumato alcol e hashish, l’uomo l’avrebbe condotta in canonica, dove si è consumato il drammatico episodio. Gli altri ospiti, accorsi nella stanza, hanno trovato la ragazza avvolta in una coperta sul materasso del liberiano. L’arrestato, irregolare sul territorio italiano, era già noto alle autorità per precedenti legati allo spaccio di droga. In passato era stato trasferito in un centro per il rimpatrio, ma era rientrato a Vicofaro per presunti motivi medici.

Le dichiarazioni di don Biancalani


Le dichiarazioni di don Biancalani

Don Biancalani ha cercato di minimizzare l’accaduto, sottolineando che a salvare la ragazza sono stati altri migranti accolti nella parrocchia. “I ragazzi sanno benissimo che non è consentito portare ragazze qui, e nessuno si è mai permesso di farlo”, ha dichiarato al quotidiano La Nazione. Tuttavia, il parroco ha ammesso che il 32enne aveva mostrato “alcuni problemi psicologici” in passato. Il caso ha riacceso le tensioni tra i residenti e la comunità di oltre 100 migranti ospitati a Vicofaro, in un quartiere dove la convivenza non è mai stata semplice. Intanto, il liberiano è stato trasferito in carcere in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

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