
Jacopo Barbaro, ex calciatore e compagno di Alessandro Del Piero nelle giovanili del Padova, è morto venerdì scorso a Cavallino-Treporti, nel Veneziano, all’età di 49 anni. Barbaro lottava dal 1999 contro la Sla, diagnosticata quando aveva solo 24 anni.
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Una vita segnata dalla malattia
Una vita segnata dalla malattia
Originario di Burano, Barbaro era stato una promessa del calcio veneto. Dopo una breve carriera con Conegliano e Miranese, la malattia lo costrinse ad abbandonare il campo. Nonostante la paralisi totale che lo obbligava a comunicare esclusivamente con gli occhi, grazie a un dispositivo speciale, Jacopo non ha mai smesso di battersi per cause sociali.
Il legame con i campioni

Il legame con i campioni
Barbaro mantenne nel tempo i contatti con grandi nomi del calcio, primo fra tutti Alessandro Del Piero, con cui aveva condiviso il titolo nazionale nei Giovanissimi del Padova nel 1990 e un appartamento fornito dal club. Nel 2013, Barbaro e Del Piero si erano rivisti a Jesolo durante il ritiro del Sydney. La casa di Jacopo era stata luogo di visita anche per Roberto Baggio e l’ex capitano del Foggia, Gianni Pirazzini.
L’impegno per gli altri
L’impegno per gli altri
Nel 2018, Barbaro mise all’asta la sua collezione di magliette autografate da grandi campioni, destinando il ricavato a progetti solidali della Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Fino agli ultimi anni, utilizzò i social per promuovere iniziative di sensibilizzazione contro la Sla. Nonostante la malattia, Barbaro non smise mai di seguire il calcio, rimanendo un grande tifoso di Milan e Venezia. La sua forza d’animo e il suo impegno restano un esempio per tanti.