
Vittorio Feltri letteralmente scatenato e protagonista come al solito di feroci polemiche. Durante la sua ennesima ospitata a La Zanzara, il giornalista definisce i musulmani “razza inferiore” a cui “sparerei in bocca”, per commentare i recenti fatti di cronaca nera avvenuti nel capoluogo lombardo. Le opposizioni in consiglio Regionale lombardo chiedono le sue dimissioni da consigliere regionale e provocano anche la presa di distanza di due consiglieri di FdI per i quali le dichiarazioni sono “inaccettabili”. Solo poche ore prima, invece, tanto per non farsi mancare nulla, il direttore editoriale del Giornale era stato querelato da Maria Rosaria Boccia, la ex compagna del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, poi costretto alle dimissioni proprio a causa di questa vicenda. Feltri a questo proposito risponde ad alcune domande del Corriere della Sera.
Leggi anche: La Zanzara, Vittorio Feltri senza limiti: “Gli sparerei in bocca”
Feltri durissimo contro la Boccia
“Maria Rosaria Boccia mi ha querelato perché le avrei dato della tr… Il filmato parla chiaro. – spiega Feltri – A chi mi chiedeva come l’ho conosciuta, ho risposto: ‘Ad un pranzo, come amica di Sangiuliano, non come la sua tr…’. Ma poi… il pranzo l’ho pagato io. Avevo capito che era una sua amica. Un po’ rustica, diciamo. Comunque, una coppia male assortita”. “Teme la querela?”, gli domanda il cronista del Corriere. “Figuriamoci”, replica secco lui.

“Non credo che la democrazia in Italia sia a rischio. L’unico pericolo certo è la rottura di scatole per gli scioperi che vengono indetti ogni settimana. – cambia poi argomento – Giorgia Meloni è molto solida, il suo lavoro è eccellente. Poi però deve misurarsi con un Salvini un po’ suonato e un Tajani che si conferma solo un numero due. Lei cerca di tenere insieme il governo ma poi c’è sempre qualcuno che la fa fuori dal vaso. Non ho alcun dubbio che il governo arriverà a fine legislatura. Nessuno ha interesse a sfasciare il giocattolo”.