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Beppe Grillo e l’enigma del “messaggio alle 11.03”: il mistero decifrato, cosa nasconde quell’orario

Pubblicato: 02/12/2024 17:43

La politica italiana, che da sempre è teatro di tensioni drammatiche e colpi di scena degni di un giallo d’autore, si è arricchita proprio nelle ultime ore di un nuovo capitolo enigmatico grazie a Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle. Il noto comico e politico ha infatti annunciato che martedì 3 dicembre, alle 11.03, rilascerà un “delicato messaggio” sui suoi canali social. L’insolito orario scelto ha già acceso un acceso dibattito tra osservatori, analisti e fan delle teorie simboliche: la testata l’Europeista ha svelato il mistero, concentrandosi proprio su quell’orario parso insolito a molti utenti.
Leggi qui l’articolo di Mattia Berti su L’Europeista

Secondo L’Europeista, che ha pubblicato in merito un articolo a firma di Mattia Di Berti, ci sarebbero alcuni intriganti collegamenti dietro questa scelta. Di Berti, in un’analisi documentata, ha esplorato i possibili significati storici, simbolici e persino esoterici legati a quell’orario così apparentemente casuale.

11.03 e l’ombra dei Templari

Uno dei punti più affascinanti sollevati da Di Berti è il possibile riferimento all’Ordine dei Templari, in particolare alla figura di Jacques de Molay, l’ultimo Gran Maestro dell’Ordine. De Molay fu giustiziato sul rogo a Parigi il 18 marzo 1314, ma l’associazione con l’11.03 rimane evocativa: richiama infatti il tradimento e la lotta intestina che portarono alla fine dei Templari. Di Berti sottolinea come questa vicenda possa rispecchiare l’attuale situazione del Movimento 5 Stelle, diviso da una guerra civile interna tra i “nostalgici” della linea originaria di Grillo e i “progressisti” guidati dall’ex premier Giuseppe Conte.

Un riferimento alla guerra di secessione?

Di Berti non si è fermato però soltanto ai Templari. Ha infatti avanzato l’ipotesi che le 11.03 possano essere un richiamo all’11 marzo 1861, data in cui la Confederazione del Sud degli Stati Uniti adottò la propria Costituzione, sancendo una frattura irreparabile e dando il via alla guerra civile americana. Anche qui il parallelo con il Movimento appare evidente: una spaccatura profonda, quasi irreparabile, tra due anime che sembrano non trovare più un terreno comune.

Teatro, non politica

Di Berti ha poi concluso sostenendo che l’intera vicenda, più che un messaggio politico, rappresenterebbe un ulteriore passo di Grillo verso la teatralizzazione della politica. Il fondatore del Movimento, fedele alla sua natura di showman, ha saputo catalizzare l’attenzione nazionale su un gesto apparentemente banale, trasformandolo in un evento mediatico.

L’attesa per il messaggio delle 11.03 di domani non è solo per le parole di Grillo, ma anche per scoprire se le intuizioni di Di Berti e de L’Europeista troveranno conferma. In ogni caso, l’abilità del comico genovese di far parlare di sé rimane indiscutibile, mentre il Movimento 5 Stelle continua a navigare in acque sempre più agitate.

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