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“L’aviaria sarà la nuova pandemia, il virus è anche nel latte”: le note del Ministero e le parole degli esperti

Pubblicato: 02/12/2024 19:06

L’influenza aviaria torna al centro del dibattito con l’allarme di alcuni esperti, tra cui l’infettivologo Matteo Bassetti, che ha sottolineato la possibilità che H5N1 diventi la prossima pandemia globale. Secondo Bassetti, la diffusione del virus negli Stati Uniti, con casi segnalati anche in mucche da latte, rappresenta un segnale preoccupante.
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Bassetti: “Serve un piano pandemico subito”

Bassetti ha espresso preoccupazione per l’assenza di un nuovo piano pandemico in Italia. “Con l’aviaria che colpisce gli Stati Uniti, bisogna chiedersi se siamo pronti a gestire una nuova emergenza sanitaria. Non capisco come si possa ancora essere senza un piano aggiornato, dopo quello che abbiamo vissuto con il Covid”.

L’infettivologo ha poi lanciato un monito sul rischio di nuove infezioni legate alla velocità con cui oggi i virus si diffondono a livello globale. “Se prima si vedeva un nuovo virus ogni 15-20 anni, oggi arrivano sempre più rapidamente. Con l’aviaria che colpisce Stati come Texas e California, non parliamo più di un problema lontano, ma di qualcosa che ci riguarda da vicino”.

Il virus H5N1 e il rischio per gli esseri umani

Negli Stati Uniti, H5N1 è stato trovato in un lotto di latte non pastorizzato. Le autorità sanitarie californiane hanno ritirato i prodotti contaminati, invitando i cittadini a non consumare latte non pastorizzato. “Il virus è particolarmente infettivo – avvertono gli esperti – e basta toccarsi occhi, naso o bocca dopo aver maneggiato prodotti contaminati per correre rischi”.

Nonostante ciò, non si segnalano finora casi di trasmissione tra esseri umani. Tuttavia, la possibilità che il virus si ricombini con l’influenza umana resta un rischio concreto.

La situazione in Italia

Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità rassicurano sulla situazione italiana. Anna Teresa Palamara, direttrice delle Malattie Infettive dell’ISS, ha spiegato che l’Italia ha uno dei sistemi di monitoraggio più avanzati. “Controlliamo costantemente la circolazione dell’aviaria negli allevamenti attraverso una rete di sorveglianza tra ISS e Istituti Zooprofilattici. Al momento non ci sono segnali di allarme”.

Il Ministero della Salute ha anche annunciato che il nuovo piano pandemico è quasi pronto e sarà presto sottoposto alla Conferenza delle Regioni.

Prevenzione o emergenza?

Gli esperti concordano sulla necessità di prepararsi a eventuali pandemie future. “Dobbiamo scegliere se affrontare l’emergenza come durante il Covid o lavorare sulla prevenzione”, ha detto Bassetti. “Servono posti letto, medici, farmaci e respiratori. Non possiamo arrivare impreparati di fronte a una crisi che potrebbe coinvolgere miliardi di persone”. Per ora, in Italia, la situazione resta sotto controllo. Ma il dibattito sulla prevenzione è più acceso che mai.

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