Vai al contenuto

Corea del Sud, chiesto l’impeachment per il presidente Yoon: si dimettono i ministri

Pubblicato: 04/12/2024 07:29

Altissima tensione in Corea del Sud, dove proprio in queste ore è stata chiesta la procedura di impeachment per il presidente Yoon Suk-yeol. La proposta potrebbe essere votata dal Parlamento il 6 o il 7 dicembre. Lo riporta l’agenzia di stampa di Seul Yonhap.​ La Costituzione coreana prevede che una mozione di impeachment debba essere votata dall’Assemblea nazionale non più di 72 ore dopo la sua presentazione.
Leggi anche: Brasile, agente di polizia getta un uomo giù dal ponte: il video scatena rabbia e proteste

Dopo la richiesta di legge marziale del presidente e la marcia indietro seguita al voto dell’Aula, anche la maggioranza ha chiesto le dimissioni del leader, nella speranza di placare le proteste. Ministri e alti funzionari dell’ufficio presidenziale hanno già offerto dimissioni in massa. Il ministro della Difesa della Corea del Sud, Kim Yong-hyun, si è offerto di dimettersi dopo il fallimento della legge marziale del presidente Yoon Suk-yeol, ha dichiarato il ministero della Difesa. “Sono profondamente dispiaciuto e mi assumo la piena responsabilità per la confusione e la preoccupazione causata al pubblico dalla legge marziale” e “ho offerto le mie dimissioni al presidente”, ha annunciato Kim in una dichiarazione.

Il caos è esploso nel Paese a seguito della dichiarazione della legge marziale da parte dello stesso presidente Yoon Suk-yeol, in qualità di capo del
gabinetto. La decisione era arrivata a seguito di un acceso conflitto politico interno, esacerbato dalla frattura istituzionale tra un’Assemblea Nazionale dominata dalla maggioranza liberale e la presidenza conservatrice di Yoon. Al potere dal 2022, il presidente aveva visto il suo indice di gradimento calare significativamente negli ultimi mesi.

Durante il suo annuncio televisivo, Yoon aveva accusato l’opposizione di “paralizzare i tribunali del Paese, minacciando i giudici, mettendo sotto accusa i procuratori, e tentando di rimuovere il Ministro degli Interni, il massimo regolatore dell’emittenza radiotelevisiva, il capo del Consiglio di revisione contabile e di ispezione e il Ministro della Difesa”. Il Parlamento di Seul aveva però poi respinto la richiesta di introdurre la legge marziale.

Il premier ha anche dichiarato che collaborerà con il suo
gabinetto «per servire il popolo con loro fino all’ultimo
minuto», in merito alle indiscrezioni relative alle sue
dimissioni. Resta da vedere, tuttavia, se tutti i ministri
rimarranno al loro posto visto che, secondo i resoconti dei
media locali, tutti i componenti del governo, tra cui il
ministro degli Esteri Cho Tae-yul e quello delle Finanze Choi
Sang-mok, hanno espresso la loro volontà di dimettersi.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2024 12:40

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure