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Iran, il Premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi scarcerata per «motivi medici»

Pubblicato: 04/12/2024 14:17

“È troppo poco e arriva troppo tardi”, affermano i familiari di Narges Mohammadi al Corriere, pur esprimendo la loro gioia per il suo ritorno a casa. Mohammadi, che ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2023, era detenuta dal novembre 2021 nella prigione di Evin a Teheran, ed è stata liberata per un periodo di 21 giorni per motivi medici. Da tempo, la comunità internazionale e varie ONG sollecitavano un intervento della magistratura per permettere alla dissidente e ingegnera di ricevere le cure necessarie, in seguito agli interventi chirurgici recenti che le causano forti sofferenze. Alla fine, “in base al parere del medico legale, la procura di Teheran ha deciso di sospendere l’esecuzione della condanna di Narges Mohammadi per tre settimane”, ha dichiarato il suo avvocato, Mostafa Nili.
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La frase “rilasciata dal carcere” ha un forte impatto, considerando il ruolo di Mohammadi come simbolo della lotta contro l’apartheid di genere nella Repubblica islamica. Tuttavia, il suo team avverte che “questi 21 giorni di ‘grazia’ non sono sufficienti e verranno recuperati alla fine della sua lunga pena”. L’avvocato Nili ha spiegato che il rilascio è stato determinato dalle sue condizioni di salute, a seguito della rimozione di un tumore benigno e di un intervento di innesto osseo realizzato tre settimane fa. Le sue condizioni di salute, dal suo rientro in carcere nel 2022, sono andate costantemente deteriorandosi.

Mohammadi è attualmente condannata a 36 anni e 9 mesi di reclusione per la sua difesa dei diritti delle donne. Alla fine di ottobre, le autorità iraniane le hanno inflitto un’ulteriore condanna di sei mesi dopo che l’attivista ha protestato contro l’esecuzione di un altro prigioniero politico.

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Ultimo Aggiornamento: 04/12/2024 15:39

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