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Mostro di Firenze, la famiglia dell’ultima vittima: “Stanchi e delusi, fermate le indagini”

Pubblicato: 05/12/2024 19:48

I familiari di Jean Michel Kraveichvili, l’ultima vittima del Mostro di Firenze, hanno deciso di non acconsentire alla riesumazione dei cadaveri del giovane e della fidanzata Nadine Mauriot, uccisi nel settembre 1985 mentre campeggiavano a Scopeti. La famiglia, dopo decenni di indagini inconcludenti, ha perso ogni speranza di conoscere l’identità del killer.
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A spiegare la decisione è stato l’avvocato Vieri Adriani, che rappresenta i parenti delle vittime francesi, in una lettera riportata dal quotidiano La Nazione. “La famiglia è stata così spesso delusa dalle risposte della Procura di Firenze alle sue legittime domande che ora sembra sterile aspettarsi qualcosa di decisivo”, hanno dichiarato i parenti di Kraveichvili.

Un passato di delusioni

Negli ultimi mesi, il legale aveva proposto la riesumazione del corpo del giovane francese, alla luce del ritrovamento di tracce di DNA sconosciute sui proiettili usati dal Mostro. Tuttavia, la famiglia ha scelto di declinare l’ipotesi, denunciando le molteplici delusioni subite. “Le battute d’arresto e i disinganni sono stati troppo numerosi”, hanno sottolineato.

Accuse alle autorità

I parenti accusano le autorità giudiziarie toscane di inidoneità nel gestire il caso. Citano episodi come la sparizione di oggetti chiave (fotografie e impronte trovate sulla scena del crimine), mancate comunicazioni e la distruzione di cartucce prima che venissero esaminate.

“Non vogliamo che i resti mortali del nostro caro siano disturbati, per poi affrontare nuove prove dell’incapacità o della mancanza di volontà della giustizia fiorentina di fare luce sull’identità dell’assassino”, concludono i familiari, motivando la loro sofferta decisione.

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Ultimo Aggiornamento: 13/01/2025 17:00

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