
Un’audizione a dir poco movimentata, quella affrontata in commissione Covid da Nino Cartabellotta. Il presidente del Gimbe ha prima dovuto affrontare il senatore della Lega Claudio Borghi, suo acerrimo avversario dai tempi della pandemia. E poi rispondere al fuoco di fila delle domande del deputato leghista Alberto Bagnai. Una sorta di ‘interrogatorio’ che ha mandato evidentemente in tilt Cartabellotta che inizia a ‘litigare’ con la coniugazione dei verbi al passato remoto. Il video diventa subito virale sui social.
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Cartabellotta in guerra con il passato remoto, il video virale sui social
“Tanto che chiesimo direttamente all’Istituto superiore di sanità di estendere l’esecuzione dei tamponi e di modificare le linee guida all’interno degli ospedali, dove si stavano diffondendo delle epidemie”, sono queste le parole testuali pronunciate da Nino Cartabellotta durante l’audizione in commissione Covid che tanta ilarità stanno suscitando sui social.
“Sempre in quei giorni, è emerso a livello internazionale, noi tradummo, ehm traducemmo, questo documento sull’efficacia della mascherina. – prosegue imperterrito Cartabellotta – Che in quel momento, ricordo, non era uno strumento di protezione individuale. Ma era uno strumento di protezione collettiva, basandosi sul concetto che la mia mascherina protegge te e la tua protegge me”.
Nell’audizione in quasi italiano (“noi chiesimo”, “tradummo”, “dissimo”) di Cartabellotta in commissione covid, il presidente di Gimbe ha ricordato di aver sostenuto, tra le tante misure sbagliate, mascherine e lockdown.
— Maddalena Loy (@madforfree) December 4, 2024
Quando la forma, nonostante tutto, è meglio della sostanza pic.twitter.com/HJZLb2vBrQ
“Cioè, bisognava abbracciare i cinesi, o bisognava quarantenarli? La fondazione Gimbe all’epoca che cosa disse? Perché no lo ricordo”, lo incalza ancora un diabolico Bagnai. E Cartabellotta non si lascia certo pregare: “Noi non dissimo nulla perché, come ho riportato nella parte iniziale della mia audizione, quando il 20 febbraio andai a fare l’audizione nella task force contro il coronavirus, il numero dei casi in Europa era 46”.