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Due donne violentate in ospedale da un paziente: “Ho gridato ma non mi sentiva nessuno”

Pubblicato: 05/12/2024 11:46
Torino donne violentate ospedale

Un doppio episodio di presunta violenza sessuale ha scosso il reparto di Psichiatria universitaria dell’ospedale Molinette di Torino. L’aggressore, un uomo di 36 anni di origini irachene, è stato ricoverato dopo una crisi psicotica e avrebbe compiuto le violenze poche ore dopo il suo arrivo.
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Secondo quanto riportato, l’uomo, incensurato e di professione fotografo, è stato sistemato su un lettino nel corridoio dopo essere stato trasferito dal pronto soccorso. La prima vittima, una donna di 36 anni, è stata violentata nella sua stanza. Durante l’aggressione, l’uomo avrebbe staccato il catetere della donna e strappato il cavo dell’allarme. La vittima, liberatasi, ha urlato, costringendo l’aggressore a fuggire nella stanza accanto, dove ha aggredito un’altra paziente. La seconda vittima è riuscita a dare l’allarme. Nel frattempo, un medico è intervenuto, fermando l’uomo nel corridoio.

Denunce e indagini

Il giorno successivo, entrambe le donne hanno sporto denuncia contro il 36enne. Tuttavia, durante le indagini preliminari, l’uomo è stato dichiarato infermo di mente. Secondo il suo avvocato, Roberto Capra, potrebbe non essere ritenuto penalmente responsabile. Nel frattempo, la Procura ha avviato un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità del personale di turno, indagando anche sui presunti ritardi nei soccorsi.

Le testimonianze

La seconda vittima, intervistata da La Stampa, ha descritto la notte dell’aggressione come un incubo: «Ho gridato tantissimo, ma non sentiva nessuno. Sembrava che in reparto non ci fosse nessuno». La donna ha raccontato come l’aggressore si sia avventato su di lei dopo aver fatto un commento denigratorio sull’altra paziente. Ha aggiunto che l’intervento del medico è stato decisivo: «L’ha braccato sulla porta e scaraventato a terra». Nonostante siano passati otto mesi, la donna continua a vivere nel terrore: «Non dormo più, continuo a vedere l’immagine della prima vittima, gracile e indifesa. Mi domando perché i soccorsi siano arrivati così tardi».

L’uomo ha dichiarato durante gli interrogatori di aver sentito delle voci e di aver creduto di essere controllato dall’intelligenza artificiale. L’ospedale Molinette non ha ancora rilasciato commenti ufficiali sulla vicenda. Le autorità continuano a indagare per chiarire le dinamiche degli eventi e le eventuali responsabilità del personale sanitario presente quella notte.

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Ultimo Aggiornamento: 05/12/2024 13:51

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