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Montezemolo durissimo su Stellantis e Tavares: “L’auto italiana non esiste più”

Pubblicato: 06/12/2024 16:28

Montezemolo su Stellantis: «L’auto italiana non esiste più. Tavares? Ha fatto guadagnare solo i soci»

Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di FIAT, Ferrari e Maserati, non nasconde la sua amarezza relativamente alla crisi che attraversa Stellantis, accentuata dalle recenti dimissioni del CEO Carlos Tavares. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Montezemolo ripercorre le scelte critiche del gruppo automobilistico e punta il dito contro i vertici aziendali e politici italiani.

“L’auto italiana è scomparsa”

Montezemolo ricorda con nostalgia il tempo in cui l’Italia era un punto di riferimento per l’industria automobilistica, criticando duramente la situazione attuale: “Nel 2022 fui il primo a dire che l’auto italiana non esisteva più, eccezion fatta per Ferrari. In risposta, ottenni solo un silenzio assordante da sindacati, governo e opposizione“.

L’ex presidente di Ferrari punta il dito contro il prestito da 6,3 miliardi di euro concesso a FCA durante il governo Conte 2, pochi mesi prima della fusione con Peugeot: “Quei soldi, stanziati per tutelare i posti di lavoro, sono stati usati per distribuire 5 miliardi di dividendi agli azionisti. Una decisione che grida vendetta“.

Mirafiori ferma, produzione spostata all’estero

Uno dei temi centrali della critica di Montezemolo riguarda la delocalizzazione della produzione: “Perché John Elkann non si è opposto a Carlos Tavares quando decise di far produrre la Fiat 600 in Polonia, mentre Mirafiori era ferma con operai in cassa integrazione?”.

Ancora più grave, secondo l’ex presidente, è stata la scelta di invitare i fornitori italiani a investire in Marocco, elogiandone i vantaggi per l’industria automobilistica. Eppure, sottolinea Montezemolo, l’Italia rimane uno dei principali produttori di componentistica per veicoli, con aziende come Brembo, Pirelli e Marelli, oltre a un tessuto industriale di oltre duemila piccole e medie imprese.

I successi di Tavares e i profitti per gli azionisti

Non mancano critiche all’ex CEO di Stellantis, Carlos Tavares, che Montezemolo accusa di aver privilegiato esclusivamente gli interessi degli azionisti: “In quattro anni, Tavares ha garantito agli azionisti oltre 23 miliardi di euro di profitti, perseguendo ciò che era utile a loro e non all’Italia. Non solo non è stato contraddetto, ma addirittura premiato”.

Montezemolo si dice deluso anche dall’atteggiamento di Elkann, che avrebbe rifiutato di riferire in Parlamento nonostante i generosi aiuti pubblici ricevuti dal gruppo automobilistico.

Un ruolo di leadership mai assunto

La critica più dura è rivolta proprio a John Elkann: “Perché Elkann non ha mai assunto il ruolo di leader, occupandosi quotidianamente della governance aziendale e lasciando invece mano libera a Tavares?”, si domanda Montezemolo, evidenziando una mancanza di visione strategica e impegno nel guidare il gruppo.

Conclusione

L’analisi di Montezemolo dipinge un quadro preoccupante del futuro dell’industria automobilistica italiana, sottolineando come scelte politiche e strategiche abbiano messo in secondo piano il valore del lavoro e dell’innovazione made in Italy. La domanda, drammatica, che resta in sospeso è se ci sarà ancora spazio per un’auto italiana nel panorama globale o se il nostro Paese dovrà accontentarsi di essere un mero fornitore di componentistica per altre nazioni.

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Ultimo Aggiornamento: 06/12/2024 16:32

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