Il Ministero della Salute ha comunicato un richiamo urgente di un lotto di Farina gialla dai negozi e supermercati, a causa di un potenziale rischio chimico per i consumatori. Questo è attribuito alla presenza di micotossine oltre i limiti consentiti. L’avviso, datato 5 dicembre e visibile sul sito ufficiale del Ministero dedicato ai richiami alimentari, riguarda specificamente la Farina Gialla di Storo, un prodotto tradizionale del Trentino.
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Secondo quanto riportato nell’avviso di allerta alimentare, il richiamo è stato emesso a causa della rilevazione delle micotossine Fumonisine B1 e B2 in quantità superiori ai limiti stabiliti dalla normativa europea. Il lotto coinvolto è identificato dal numero B4021024 e ha una data di scadenza fissata per il 2 aprile 2025. Questa farina gialla è prodotta dall’azienda “Agrinovanta” Sca nel suo stabilimento di Storo, in provincia di Trento, e venduta in confezioni da un chilogrammo.
Mentre le confezioni non vendute sono già state ritirate, il Ministero avverte i consumatori che hanno acquistato il prodotto con il lotto e la scadenza indicati di non utilizzarlo e di restituirlo al punto vendita.
Le Fumonisine sono micotossine prodotte da funghi del genere Fusarium e si trovano frequentemente nel mais. Queste sostanze sono note per essere dannose per gli animali e sono sospettate di avere effetti cancerogeni anche sull’uomo. Per tale motivo, vari paesi hanno imposto restrizioni sulle fumonisine B1 e B2 nei prodotti alimentari. In Europa, il regolamento (CE) 1126/2007 stabilisce i limiti massimi per queste micotossine: 4000 µg/kg nel mais non lavorato, 1000 µg/kg nel mais destinato al consumo umano e 200 µg/kg negli alimenti a base di mais per neonati e bambini.