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Aggressione sul regionale Milano-Bologna: capotreno colpito da un passeggero violento

Pubblicato: 08/12/2024 15:04

Ancora un episodio di violenza ai danni del personale ferroviario. Intorno alle 11 di giovedì, sul regionale Milano-Bologna, il capotreno Andrea Tampieri, 33 anni, è stato brutalmente aggredito da un passeggero in stato di alterazione. Alla richiesta di esibire il biglietto, l’uomo ha reagito violentemente, colpendo il ferroviere con un pugno al volto.
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L’aggressione e il caos a bordo

Secondo le prime ricostruzioni, il passeggero ha prima distrutto il vetro della cabina di guida con un martelletto frangi-vetro, poi ha aggredito il capotreno mentre quest’ultimo si trovava fuori dal convoglio durante una sosta. L’intera scena è stata ripresa da un passeggero e il video, successivamente pubblicato dalla pagina social Welcome to Favelas, mostra la gravità dell’accaduto.
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Testimoni riferiscono che il ferroviere è stato colto di sorpresa alle spalle. Dopo il violento pugno, il capotreno è riuscito a rifugiarsi nella cabina di guida, mentre l’aggressore tentava di sfondarne il vetro con lo stesso martelletto. Due dipendenti di Mercitalia, presenti sul posto, sono intervenuti prontamente per immobilizzare il responsabile e porre fine alla furia distruttiva.

Ferito il capotreno, aggressore bloccato dalla Polfer

Il capotreno è stato soccorso e trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Vaio, dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso. Nonostante il trauma subito, ha trovato la forza di raccontare l’accaduto: «Se posso ancora parlare, lo devo alla prontezza di rifugiarmi nella cabina di guida».

L’aggressore è stato fermato dagli agenti della Polizia ferroviaria, identificato e fotosegnalato. Oltre all’aggressione, l’uomo ha causato danni significativi agli interni della prima carrozza, utilizzando il martelletto per distruggere sedili e finestrini.

Una scia di episodi violenti

Questo caso si aggiunge a una lunga serie di aggressioni che hanno coinvolto il personale ferroviario negli ultimi mesi. Sindacati e associazioni di categoria tornano a chiedere misure di sicurezza più incisive, tra cui l’aumento delle pattuglie a bordo e il potenziamento dei sistemi di sorveglianza.

L’episodio di Fidenza riaccende i riflettori sulla sicurezza nei trasporti pubblici, evidenziando ancora una volta la vulnerabilità di chi opera quotidianamente in prima linea.

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Ultimo Aggiornamento: 12/12/2024 10:53

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