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Cogne, coppia di inquilini violenta il padrone di casa: “Ce lo ha chiesto lui”

Pubblicato: 09/12/2024 14:12

“Provando rimorso, ma non si è mai trattato di coercizione: è stato lui a farci avances, ci ha corteggiato”. Così si è espresso il cinquantasettenne accusato, insieme alla moglie di 64 anni, di aver aggredito sessualmente il proprietario dell’appartamento in cui risiedevano in affitto. Entrambi originari di Caltanissetta, erano giunti a Cogne, in Val D’Aosta, nel giugno 2023, affittando una casa di un uomo di 65 anni. “Poco dopo il nostro arrivo ha iniziato a farci delle proposte, sia a me che a mia moglie – ha raccontato – Era a conoscenza delle videocamere presenti nell’abitazione”.
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Questa narrazione si discosta da quanto emerso dalle indagini, che sostengono invece che il sessantacinquenne sarebbe stato costretto a subire atti sessuali da parte della coppia in almeno dieci occasioni.

I due sono stati arrestati a marzo 2023, quando il caso ha iniziato a far scalpore a livello nazionale. Nel frattempo, in attesa del processo, la donna si è tolta la vita in carcere, mentre l’uomo ha ottenuto la scarcerazione con l’obbligo di dimora in Sicilia.

L’uomo ha anche spiegato cosa li avesse spinti a trasferirsi a Cogne. “Entrambi amiamo la montagna e abbiamo iniziato a visitare Cogne nel 2019 – ha ricordato – Essendo un posto piccolo, non era facile trovare un alloggio. Così ci siamo rivolti all’ente del turismo, che ci ha messo in contatto con il proprietario, il quale affittava appartamenti”.

Da quel punto in poi, hanno cominciato a recarsi in Valle d’Aosta con maggiore frequenza, prima durante il periodo natalizio e poi stabilmente: “Lavorando in smart working, abbiamo deciso di trasferirci”.

I due si sono sistemati nell’appartamento nel giugno 2023. Una domenica, il padrone di casa è venuto a trovarli. “Mi ha contattato dicendo che doveva passare da noi – ha raccontato il cinquantasettenne – Aveva già iniziato a farci dei complimenti, ma è stata quella domenica che mi ha fatto la sua proposta: ‘Che ne dici se facciamo sesso? Mia moglie ed io non abbiamo più rapporti'”, ha spiegato.

Il primo incontro sarebbe avvenuto a luglio. Anche la moglie, secondo l’accusa, avrebbe preso parte agli abusi. Insieme, avrebbero minacciato di rivelare la situazione alla figlia e di diffondere video. “Gli avevo detto che c’erano le telecamere, ma lui ha risposto che non gliene importava nulla. Non è vero che abbiamo minacciato di divulgare filmati”, ha commentato il cinquantasettenne. Tuttavia, in alcuni video si vedrebbe il sessantacinquenne implorare la coppia di fermarsi, menzionando problemi di salute. In altri, sembrerebbe addirittura svenire.

Durante gli episodi di violenza, come evidenziato dai filmati, i due avrebbero rivolto parole aggressive all’uomo. Passando da riferimenti al bunga bunga, in cui chiedevano al padrone di casa di intrattenerli, fino alla richiesta della moglie al marito di fargli bere dell’acido muriatico: “Lo ha fatto perché era arrabbiata per i tentativi di relazione che lui aveva avuto con lei – ha commentato – Era lui a cercarci. Io cercavo di convincermi di dover avere rapporti con lui per vendicare l’onore di mia moglie”, ha aggiunto.

“Può sembrare difficile da comprendere, ma è la verità – ha concluso – Era lui a cercarci. Spesso veniva a casa, ci accompagnava a fare la spesa o a sostituire la bombola del gas. Voleva avere rapporti sessuali, ma quando si accorgeva della presenza delle videocamere, si tirava indietro”.

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