Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha proposto l’idea di schierare truppe straniere in Ucraina come misura temporanea, fino al momento in cui il Paese diventerà ufficialmente membro della Nato. Nel corso di una dichiarazione pubblica, Zelensky ha sottolineato l’importanza di una “chiara comprensione” riguardo i tempi dell’ingresso dell’Ucraina sia nell’Unione Europea che nell’Alleanza Atlantica.
La proposta di Macron e la sicurezza dell’Ucraina
Zelensky ha accennato alla proposta avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron, suggerendo di lavorare su un piano che coinvolga contingenti militari internazionali. “Un contingente di truppe di un Paese o di un altro potrebbe essere presente in Ucraina finché Kiev non farà parte della Nato”, ha spiegato Zelensky, evidenziando la necessità di garanzie di sicurezza per l’Ucraina durante questo periodo intermedio.
Zelensky ha sollevato domande importanti sulla sicurezza del suo Paese: “Anche se veniamo invitati (nella Nato), cosa succederà? Chi garantirà la nostra sicurezza?”, ha chiesto, facendo intendere che la presenza di forze straniere potrebbe essere una soluzione temporanea per proteggere l’Ucraina. L’adesione alla Nato, peraltro, rimane un tema scottante, perché è praticamente impossibile che Putin possa accettare una simile soluzione ai confini della Russia.
Truppe straniere, si teme la reazione furiosa di Putin
La proposta di Zelensky riapre il dibattito sulla sicurezza dell’Ucraina, al centro delle discussioni internazionali, soprattutto alla luce dell’avanzata russa nei territori occupati. La presenza di truppe straniere potrebbe rappresentare un fattore dissuasivo contro le minacce e un segnale forte di solidarietà da parte degli alleati occidentali. Ma, più probabilmente, porterebbe al rischio di una reazione furiosa da parte del Cremlino, con il conflitto globale che diventerebbe un’opzione terribile, ma reale e concreta.