Sono stati ritrovati i corpi dei dispersi nell’esplosione al sito Eni di Calenzano. Da quanto appreso sarebbero stati ritrovati nell’area della pensilina dell’area di carico. Salgono così a cinque le vittime accertate, in un bilancio sempre più drammatico. “Ancora 14 persone in ospedale, di cui 2 gravi al Centro Grandi ustioni di Cisanello a Pisa, per loro la situazione è critica”, ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani. Intanto è stato reso pubblico l’impressionante video dell’esplosione.
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“Ho assistito a una scena devastante, la distruzione è totale. Immagino come dev’essere stata l’esperienza per chi si trovava lì a lavorare, soprattutto vicino alle infrastrutture di ricarica, un vero e proprio inferno”, ha dichiarato il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, visibilmente scosso dopo aver visitato il sito. “In quell’area industriale ci sono molte altre aziende e diversi lavoratori che ora si sentono quasi fortunati, considerando quanto accaduto”.
Il video dell’esplosione
Tra le vittime accertate c’è Vincenzo Martinelli, originario di Napoli, 53 anni e residente a Prato dal 1998. Martinelli, divorziato, aveva due figlie — una di 17 anni e l’altra di 19 anni — che accompagnava sempre ai corsi di ballo al circolo Arci Favini della città laniera.
«Una persona perbene e un gran lavoratore», lo descrivono i colleghi della Bt Transport. Appassionato di caccia e amante della natura, Martinelli aveva scelto un motto per una sua foto apparsa su Facebook: «Non temere il male».