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Il ristorante rovinato da un semplice video: “Nessuno vuole più venire da noi”

Pubblicato: 10/12/2024 15:19

È possibile che un video di un solo minuto possa compromettere la reputazione di un ristorante e ridurne drasticamente i clienti in poche settimane? Nel mondo dei social media, tutto può accadere, e in questo caso il ristorante giapponese Yoshi di Bologna, situato in via Emilia Levante, ne ha fatto le spese. Nonostante fosse già il numero uno su Tripadvisor per il sushi in città e avesse ricevuto riconoscimenti dal Gambero Rosso, dal 24 novembre la sua clientela è calata fino a un 40%. Il motivo? Un video su Instagram che mostra parte del personale mentre pulisce un tonno nel cortile esterno. «Era da buttare», spiega uno dei responsabili in un’intervista a Repubblica.
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Il video è stato rilanciato dalla pagina Instagram WelcometoBolognina, che ha commentato in modo sarcastico, etichettando la scena come «Street food» per sottolineare l’insolita situazione. La ripresa è stata fatta dall’alto, presumibilmente da alcuni condomini dell’edificio di fronte. In poche ore, il video ha ottenuto tre milioni di visualizzazioni, con molti utenti che dichiarano di non voler più frequentare il locale. La sera del 24 novembre, una grande parte delle prenotazioni viene annullata. Nel frattempo, un ristorante con lo stesso nome a Brescia finisce nel mirino delle polemiche per errore.

Sergio Xia, uno dei responsabili di Yoshi, riferisce che le immagini risalirebbero a settembre. In un’intervista a Repubblica, spiega la situazione: «Il tonno che serviamo proviene dal sud Italia e, per arrivare qui, subisce un lungo trasporto. Quando siamo andati a ritirarlo, abbiamo notato che non era in buone condizioni: emanava un cattivo odore, quindi abbiamo deciso di scartarlo. Purtroppo, non era possibile smaltirlo tutto interamente, dovevamo sfilacciarlo. Per la prima volta, siamo stati costretti a portarlo all’esterno per sciacquarlo prima di smaltirlo in modo sicuro all’interno.»

Xia sottolinea che si è trattato di un’eccezione: «Di solito, puliamo tutto il pesce dentro il ristorante. Quella situazione è stata davvero unica, poiché il prodotto era completamente inutilizzabile. I vicini hanno documentato solo una parte dell’operazione senza chiederci spiegazioni.» Tuttavia, la sua versione non è riuscita a convincere i clienti, che continuano a disertare il locale: «Siamo molto preoccupati. Offriamo un cibo autentico, seguiamo scrupolosamente le procedure di HACCP e prestiamo grande attenzione all’igiene, come dimostrano i vari riconoscimenti che abbiamo ricevuto. Eppure, molte persone scrivono recensioni negative, senza nemmeno conoscerci.»

Xia suggerisce anche che ci possano essere motivazioni più profonde dietro a questo video: «Non abbiamo prove concrete, ma potrebbe esserci un elemento di razzismo in tutto ciò. Anni fa, sempre da quei piani, ci avevano lanciato dei petardi.» Al momento, i clienti sono per lo più quelli più fedeli, ma le presenze sono diminuite tra il 20 e il 40%. Stiamo considerando di creare qualche incentivo, ma non possiamo abbassare i prezzi: in questi anni, nonostante gli aumenti generali, ci siamo impegnati a mantenerli fissi e accessibili. Speriamo che questo fenomeno di bullismo sui social si plachi e che si comprenda che non c’è nulla di vero in queste accuse.

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