Due anni e mezzo di reclusione. Questa è la condanna inflitta a Giacomo Stella, 82 anni, per omessa custodia della sua pistola e concorso in omicidio colposo. La tragedia risale al 28 marzo 2023. Quel giorno, il figlio di 8 anni di Rkia Hannaoui, una giovane mamma di 32 anni, trovò la pistola calibro 22 del vicino e, per errore, sparò un colpo che colpì la madre alla tempia sinistra.
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La ricostruzione
La tragedia avvenne nella cucina di casa di Rkia, mentre lei era al telefono con sua madre in Marocco. Il figlio, giocando con l’arma, premette il grilletto. Il proiettile la colpì fatalmente. Nonostante i soccorsi immediati, la donna morì in ospedale a Rovigo poco dopo.
L’arma apparteneva a Giacomo Stella, un cacciatore residente nella bifamiliare accanto. Stella dichiarò che la pistola era conservata “in sicurezza”, nel comodino della sua camera da letto. La Procura però ha sostenuto che non fosse custodita adeguatamente e fosse accessibile, permettendo al bambino di prenderla.
La sentenza e l’appello
Martedì 10 dicembre, il giudice ha deciso per una condanna in primo grado a due anni e sei mesi. La pena non è stata sospesa. Stella dovrà inoltre versare una provvisionale di 100 mila euro al marito della vittima, Lebdaoui Asmaoui, rappresentato dall’avvocato Giuseppe Tessarin. La difesa di Stella, con l’avvocato Franco Modena, ha già annunciato appello.
La pistola venne ritrovata giorni dopo la tragedia, nascosta sotto pochi centimetri di terra in un campo vicino. Non è mai stato chiarito chi l’abbia occultata. Il bambino, essendo minorenne, non può essere perseguito dalla legge.
Un dolore senza fine
Il marito della vittima, un bracciante marocchino, si trovava altrove al momento dell’incidente e ha sempre avuto un alibi. La vicenda ha scosso profondamente la comunità. La perdita di Rkia Hannaoui lascia un vuoto incolmabile, mentre si attende il prossimo capitolo giudiziario con l’appello già preannunciato.