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Vaticano, polemiche per il presepe con il Bambinello appoggiato su una Kefiah palestinese

Pubblicato: 11/12/2024 16:05

Ha destato qualche polemica il presepe inaugurato nei giorni scorsi in Vaticano, che vede il Bambinello sdraiato su una kefiah palestinese. L’opera, installata nell’aula Paolo VI, è stata realizzata da artigiani di Betlemme utilizzando legno d’olivo, in collaborazione con diverse istituzioni palestinesi, tra cui il Comitato presidenziale per gli affari della Chiesa, l’ambasciata palestinese in Vaticano e l’Università Dar Al-Kalima.
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La kefiah e la reazione della comunità ebraica

Durante la presentazione al Papa, il Bambinello è stato appoggiato su una kefiah, il tradizionale copricapo palestinese, posizionata nella culla. Questa scelta ha suscitato critiche da parte di alcuni esponenti della comunità ebraica italiana. Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova e assessore al culto dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), ha espresso preoccupazione, dichiarando che ua simile rappresentazione rischia di “privare Gesù della sua identità storica” e di ostacolare il dialogo interreligioso, anziché favorirlo.

Il Bambinello “sparito”?

Le polemiche si sono amplificate quando, durante l’udienza generale del Papa in aula Paolo VI, il Bambinello non era presente nel presepe. Alcuni hanno ipotizzato che fosse stato rimosso a seguito delle critiche. La Sala Stampa Vaticana ha invece chiarito che il Bambinello sarà collocato nella scena della Natività solo nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, seguendo la tradizione.

Quanto alla kefiah, il Vaticano ha spiegato che l’elemento è stato aggiunto all’ultimo momento dall’artista che ha curato l’installazione.

Betlemme si racconta attraverso il presepe

Per i cittadini di Betlemme, esporre il presepe in Vaticano rappresenta un’occasione unica per far conoscere la loro realtà e le difficoltà che affrontano. Taisir Hasbun, curatore dell’opera, ha sottolineato l’importanza di questo gesto simbolico: “Questo è un modo per far sapere della nostra esistenza, della nostra presenza e partecipazione. È molto importante condividere questo messaggio con i visitatori”.

Tra arte, tradizione e messaggio politico

Il presepe di Betlemme in Vaticano si presenta quindi come un’opera d’arte ricca di significato, che intreccia tradizione e attualità. Inevitabilmente, però, l’aggiunta della kefiah, pur essendo stata presentata come una scelta artistica, ha aperto un dibattito che supera i confini religiosi, toccando temi di identità, dialogo interreligioso e geopolitica.

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Ultimo Aggiornamento: 14/12/2024 16:22

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