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“Come in Arancia Meccanica”. Imprenditore aggredito così in casa nel Napoletano: il video

Pubblicato: 16/12/2024 13:05

Una rapina agghiacciante, una scena che sembra uscita da un film, simile a quelle di “Arancia Meccanica”, il famoso cult diretto da Stanley Kubrick, che continua a impressionare per la sua violenza brutale. Questa volta, però, non si tratta di una finzione cinematografica, ma di un evento drammatico accaduto nella provincia di Napoli, come denunciato dal deputato Francesco Emilio Borrelli (Avs). In una nota, Borrelli ha condiviso un video che mostra parzialmente l’accaduto, fornito dall’imprenditore vittima dell’assalto, il quale ha formalmente sporto denuncia.
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«Una scena che sembra creata dalla fantasia di un cineasta di Hollywood, ma che è purtroppo reale: è accaduto a Somma Vesuviana, dove un uomo è stato aggredito da due rapinatori durante una violenta incursione a mano armata, simile a quelle descritte nel film di Kubrick», scrive Borrelli.

Due malviventi, vestiti di nero e con il volto coperto, hanno fatto irruzione nel giardino dell’abitazione dell’imprenditore, dove vive con i genitori anziani e ha la sua attività commerciale. In quel momento, l’imprenditore si trovava nella sua palestra privata, situata nel giardino, e i rapinatori hanno colto l’occasione per attaccarlo. Con pistole puntate alla testa, gli hanno chiesto di consegnare il denaro degli incassi, ma poiché non c’erano, lo hanno colpito ripetutamente con il calcio delle armi e hanno preparato delle fascette e del nastro adesivo per immobilizzarlo.

Preoccupato per i genitori che si trovavano soli in casa, l’uomo ha reagito prontamente e ha cercato di scappare, barrandosi velocemente nella palestra. È riuscito a rinchiudere uno dei rapinatori, ma l’altro lo ha raggiunto all’esterno e ha continuato a colpirlo, cercando di liberare il complice. A quel punto, l’imprenditore ha urlato per richiamare l’attenzione del padre.

Nel frattempo, all’interno della palestra, sono stati esplosi colpi di pistola diretti verso la porta, proprio mentre il padre dell’imprenditore si stava avvicinando. Il rapinatore all’esterno è fuggito, mentre quello dentro ha smesso di sparare e ha abbandonato la porta. L’imprenditore ha quindi deciso di controllare il luogo per assicurarsi che anche l’altro fosse scappato. «Hanno cercato di legarmi e imbavagliarmi», racconta la vittima. «Hanno sparato più volte contro la porta dietro cui mi ero rinchiuso. Condivido la mia esperienza affinché altri imprenditori come me non debbano subire l’ira di simili delinquenti».

«Queste scene sembrano tratte da un film, ma purtroppo sono molto reali», commentano Borrelli e Salvatore Esposito, consigliere comunale di Somma Vesuviana per Europa Verde. «La paura, la preoccupazione e il senso di impotenza sono tangibili, così come la ferocia di questi criminali. Quello che appare poco concreto è il contrasto al crimine dilagante in una popolazione esasperata, che vive nel terrore. Non possiamo aspettare che ci siano ulteriori tragedie prima che si prenda una vera iniziativa per affrontare la situazione nel napoletano, dove le forze dell’ordine sembrano sempre meno presenti e l’assalto dei criminali è sempre più frequente e violento. Ho parlato con la vittima, che è profondamente scossa», concludono i due esponenti politici.

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