Elon Musk, fondatore di Tesla e proprietario di SpaceX, non ha accesso ai livelli più alti di segretezza negli Stati Uniti, nonostante le sue aziende collaborino strettamente con il governo americano. Secondo un’inchiesta del Wall Street Journal, questa restrizione è legata al consumo dichiarato di sostanze stupefacenti e ai suoi rapporti con potenze straniere, in particolare con la Russia e il presidente Vladimir Putin.
Perché Musk non può accedere alla massima sicurezza
Nonostante sia il proprietario di SpaceX, Musk è escluso dalle informazioni più riservate, anche quando riguardano i progetti delle sue stesse aziende. Questo non è dovuto alle sue origini sudafricane, ma a due motivi principali:
- Uso di droghe: Musk ha ammesso pubblicamente di aver consumato marijuana durante un podcast nel 2018 e di fare uso di ketamina sotto prescrizione medica per la depressione.
- Contatti con Putin: Dal 2022, il miliardario ha avuto comunicazioni dirette con il presidente russo Vladimir Putin, un dettaglio che ha sollevato preoccupazioni a Washington.
Le limitazioni attuali e i consigli legali
Gli avvocati di Musk hanno consigliato al tycoon di non cercare l’autorizzazione per i livelli di sicurezza più elevati, per evitare ulteriori indagini sui suoi comportamenti e contatti. Attualmente, Musk ha un accesso limitato alle informazioni top secret, ma non a quelle “super” riservate.
Per ottenere un’autorizzazione più alta, Musk dovrebbe fornire dettagli completi sui suoi rapporti con Putin, un passaggio che potrebbe persino mettere a rischio i permessi di sicurezza che già possiede.
Il paradosso politico e le dichiarazioni controverse
Un ulteriore paradosso è rappresentato dal ruolo politico di Musk. Donald Trump, che ha ricevuto un sostegno economico di 200 milioni di dollari da Musk per la sua campagna elettorale, lo ha nominato alla guida del Department of Government Efficiency. Trump, una volta insediato nel ruolo di Presidente, potrebbe bypassare le restrizioni attuali e concedere personalmente a Musk l’accesso alle informazioni più sensibili, come stabilito dalla Corte Suprema che conferma l’autorità presidenziale sulla sicurezza nazionale.
Musk, tuttavia, non sembra preoccuparsene troppo. Durante un evento pubblico, ha definito “noiose” le informazioni top secret a cui ha accesso, aggiungendo che “tutte le informazioni governative, a meno che non rappresentino un rischio reale per il Paese, dovrebbero essere pubbliche”.
Conclusioni
L’atteggiamento disinvolto di Musk e i suoi comportamenti sollevano dubbi sulla sua compatibilità con i requisiti di sicurezza degli Stati Uniti. La sua posizione di potere nel mondo tecnologico e i legami politici lo pongono in una situazione unica, ma anche controversa, che continua a generare tensioni a livello istituzionale.