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Germania, Scholz perde la fiducia in Parlamento: nuove elezioni il 23 febbraio

Pubblicato: 16/12/2024 17:07

Il governo tedesco è giunto al termine. Con un voto sollecitato dallo stesso cancelliere, il socialdemocratico Olaf Scholz, che ha riconosciuto l’impossibilità di proseguire, la Germania segna la conclusione di un esecutivo di sinistra, poco popolare, che non è riuscito né a rinnovare il Paese né a entrare in sintonia con i cittadini. Ora si preparano elezioni anticipate, un evento raro per la nazione, fissate per il 23 febbraio, in pieno inverno, grazie a un accordo tra i partiti e il presidente Steinmeier. Sono le 16:32 quando la presidente del Bundestag annuncia il risultato: 207 voti favorevoli, 116 astenuti e 394 contrari. Olaf Scholz ascolta in prima fila mentre il voto di fiducia, previsto dall’articolo 68 della Costituzione tedesca, non viene approvato. È stato lo stesso cancelliere a innescare questa situazione, richiedendo la fiducia per poter essere sfiduciato e lasciare il posto insieme all’intero Parlamento. Le condizioni per continuare erano venute meno. Questo meccanismo del voto di fiducia è cruciale nella politica tedesca, anche se utilizzato raramente e solo in situazioni critiche. L’ultima volta era stato nel 2005, quando a governare era Gerhard Schröder.
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L’esito della votazione era praticamente scontato. Dopo l’uscita dei liberali, il governo Spd-Verdi si trovava in minoranza e non aveva i numeri necessari per far passare alcuna proposta. Tuttavia, nei giorni precedenti si era diffusa l’idea di una possibile sorpresa: se l’estrema destra dell’Afd avesse votato “sì” per garantire una campagna elettorale più lunga sfruttando il malcontento popolare, Scholz sarebbe potuto rimanere al suo posto. Anche se sembrava fantapolitica, alcuni membri dell’Afd avevano effettivamente annunciato l’intenzione di sostenere il governo. Tuttavia, i Verdi, astenendosi, hanno impedito qualsiasi tentativo di colpo di scena. Non c’era quindi alcuna possibilità, numericamente parlando, che Scholz potesse raggiungere i 367 voti necessari per rimanere in carica. Mentre veniva applaudito e fischiato più volte, il cancelliere ha presentato un discorso che assomigliava a un manifesto elettorale. L’importanza dell’evento era evidente fin dal mattino, quando Scholz è arrivato alla cancelleria con la moglie Britta Ernst, per poi recarsi nella sala del gruppo Spd al Parlamento. Per lei, assessora nel Brandeburgo, era stato preparato un segnaposto dai compagni di partito.

Il cancelliere indossava un elegante abito blu con una cravatta coordinata e, in modo composto e molto misurato, non ha mai sentito il bisogno di sbottonarsi la giacca durante il suo intervento. Nel suo discorso, ha delineato la crisi del governo, accusando i liberali di “sabotaggio”. Ha dichiarato di non poter più tollerare la “discordia” al suo interno, arrivando a licenziare il ministro delle Finanze, Christian Lindner, sottolineando che la politica richiede anche “maturità morale”. Ha evidenziato le sfide che la Germania deve affrontare, invocando investimenti e una “riforma” del freno al debito, che impedisce a Berlino di operare con bilanci in deficit. Ha ricordato che il problema degli investimenti insufficienti risale ai tempi di Angela Merkel. Retoricamente, ha chiesto: “Investiremo nel nostro Paese? Con determinazione o con timore?”. Con il debito degli altri Paesi del G7 sopra il 100% del PIL e la Germania al 60%, ha chiesto chi avesse più margine per investire. Per Scholz, il futuro deve essere caratterizzato da pale eoliche, pannelli solari, 5G, internet veloce, biotecnologie e intelligenza artificiale, sottolineando che la Germania deve tornare a eccellere nonostante la crescente concorrenza da Asia, Africa e America Latina. Rimediare alle carenze accumulate sarà un “compito generazionale”.

Ha parlato di un nuovo patto sociale, rilanciando la parola chiave che domina i suoi manifesti elettorali: rispetto. «Il rispetto non lo merita solo chi guadagna 200.000 euro all’anno, ma anche chi lavora per il salario minimo». E ha promesso garanzie sulle pensioni. Infine, ha insistito su sicurezza e Ucraina. Nessuna concessione a Vladimir Putin, poiché una vittoria della Russia rappresenterebbe, nelle sue parole, la massima ingiustizia e una minaccia per l’Europa. Tuttavia ha ribadito che, finché sarà cancelliere, «nessun soldato tedesco metterà gli scarponi sul suolo ucraino». Occorre invece garantire, con le armi europee, la sicurezza di Kiev e lavorare finalmente per la pace. Sinistra pragmatica. Un discorso che riflette una sinistra riformista, tecnocratica, sociale ma aperta al futuro e al business: quella in cui Scholz si riconosce. Ha concluso dicendo: «Parlare male, lamentarsi o arrendersi non ha mai migliorato nulla». La Germania ha bisogno di «più fiducia nelle nostre capacità, più fiducia nella nostra democrazia». Quindi l’appello finale: «Vi chiedo, cari cittadini, la vostra fiducia».Poco dopo gli ha risposto Friedrich Merz, capogruppo della Cdu e leader dell’opposizione, probabile prossimo cancelliere. «Lei un’occasione l’ha avuta, ma l’ha sprecata», ha attaccato.

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