Spaghetti, aglio, olio extravergine d’oliva, salsa di pomodoro, peperoncino e brodo vegetale. Questa è la base per una ricetta dalle origini semplici ma ricca di sapore: gli ‘spaghetti all’assassina’. Un piatto che ha conquistato un posto di rilievo nella tradizione gastronomica italiana, in particolare in Puglia, grazie a una particolare tecnica di cottura che prevede di far cuocere la pasta direttamente in padella, dando vita a una crosticina croccante e deliziosa.
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Era il 1967 quando Enzo Francavilla, uno chef originario di Foggia, ideò questo piatto nel suo ristorante “Al Sorso Preferito” a Bari, quasi per caso, per soddisfare due clienti in cerca di un primo piatto saporito e sostanzioso. Così, decise di preparare spaghetti al pomodoro, rendendoli piccanti e leggermente bruciati.
Il nome ‘Spaghetti all’assassina’ pare sia nato dalla reazione entusiasta dei clienti dopo averli assaggiati. Dopo averli gustati, Francavilla chiese se il piatto fosse piaciuto, ricevendo in risposta: “Davvero deliziosi, sei un vero assassino!”
Il racconto di questo episodio è stato condiviso dal gastronomo barese Sandro Romano in occasione della notizia della scomparsa di Enzo Francavilla, che aveva 90 anni.
Nel corso degli anni, la popolarità di questo piatto è cresciuta, anche grazie ai social media, grazie al gruppo Facebook dell’Accademia dell’Assassina, a un romanzo e persino a una serie TV. A Bari, alcuni ristoranti si sono specializzati esclusivamente nella preparazione di questa ricetta iconica.
L’assessore allo Sviluppo Locale di Bari, Pietro Petruzzelli, ha voluto ricordare Enzo Francavilla con queste parole: “Era il 1967 quando lo chef decise di creare un piatto di spaghetti al pomodoro piccanti e bruciacchiati.” Anche Michele Pacino, noto foodblogger e sostenitore di questo piatto, ha dedicato un post toccante: “Perdiamo un grande pezzo della storia di Bari. Chef Enzo Francavilla, colui che 57 anni fa ha dato vita agli spaghetti all’assassina. Grazie per tutto, Chef. Un forte abbraccio a Pina e Lino Francavilla.”