Dicembre è il mese in cui molti lavoratori ricevono la tredicesima, una mensilità aggiuntiva che riguarda sia i dipendenti del settore pubblico e privato, sia i pensionati. Quest’anno oltre 32 milioni di italiani percepiranno la tredicesima, per un totale di 51,3 miliardi di euro, con un incremento del 7,8% rispetto al 2023.
Leggi anche: Bonus Natale, ecco chi può averlo. Cosa bisogna fare
Calendario pagamenti della tredicesima
Secondo la legge 350/2001, il pagamento della tredicesima segue un calendario specifico che varia a seconda della categoria di lavoratori:
- Dipendenti privati: il pagamento avviene tra il 15 e il 20 dicembre, con date che possono variare in base ai contratti collettivi (CCNL).
- Settore commerciale e metalmeccanico: tredicesima corrisposta entro il 24 dicembre.
- Settore edile: il pagamento viene effettuato tramite la Cassa Edile, secondo tempistiche prestabilite.
- Dipendenti pubblici: il pagamento è generalmente fissato al 15 dicembre; quest’anno anticipato a venerdì 13 dicembre, essendo il 15 una domenica.
- Pensionati: accredito avvenuto il 2 dicembre per chi riceve il pagamento su conto corrente bancario o postale. Per chi ritira in contante presso gli uffici postali, il pagamento segue un calendario alfabetico dal 2 al 5 dicembre.
Come si calcola l’importo della tredicesima
L’importo della tredicesima per i dipendenti si calcola moltiplicando la retribuzione lorda mensile per i mesi effettivamente lavorati e dividendo il totale per 12. Si considera un mese maturato con almeno 15 giorni di lavoro. Per i pensionati, la tredicesima corrisponde a una mensilità aggiuntiva rispetto alla pensione percepita.
Chi ha diritto alla tredicesima
La tredicesima è un diritto per tutti i lavoratori a tempo determinato e indeterminato, inclusi apprendisti, lavoratori part-time e domestici come colf, badanti e baby-sitter. Hanno diritto alla tredicesima anche i pensionati con pensione di reversibilità.
Ne sono esclusi invece:
- Parasubordinati e collaboratori a progetto.
- Lavoratori autonomi e titolari di partita IVA.
- Percettori di Naspi e stagisti.
A differenza dello stipendio, la tredicesima è esente dalle detrazioni fiscali per lavoro dipendente o familiari a carico. Di conseguenza, l’Irpef applicata è più alta e il netto percepito risulta inferiore.
Oltre alla tredicesima, quest’anno molti lavoratori riceveranno anche il bonus Natale, introdotto con il Decreto Omnibus. Questo contributo straordinario può arrivare fino a 100 euro netti e spetta ai dipendenti pubblici e privati con almeno un figlio a carico e un reddito annuo non superiore a 28.000 euro.
I lavoratori domestici, che non hanno un sostituto d’imposta, dovranno richiedere il bonus tramite la dichiarazione dei redditi del 2025. Secondo le stime, saranno circa 4,5 milioni gli italiani a beneficiare di questo incentivo, che rappresenta un aiuto concreto per le famiglie durante le festività natalizie.
Quest’anno, insegnanti e personale ATA hanno ricevuto una tredicesima più bassa rispetto al 2023. L’anno scorso, infatti, era stato erogato un anticipo come una tantum per il rinnovo contrattuale 2022-2024 pari a circa 1000 euro. La tredicesima, dunque, si conferma un sostegno essenziale per milioni di lavoratori e pensionati, nonostante le variazioni e le esenzioni che caratterizzano le diverse categorie professionali.