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Asia Argento: “Sono arrivati gli alieni e mi hanno tagliato la pancia”

Pubblicato: 18/12/2024 13:14
Asia Argento alieni pancia


Asia Argento non si risparmia dichiarazioni stupefacenti e fuori dall’ordinario. È proprio il caso di dirlo dopo l’ospitata dell’attrice a Gurulandia, il podcast condotto da Marco Cappelli e Simone Salvai. La figlia di Dario Argento parla del suo rapporto con le droghe e in particolar modo dell’Ayahuasca, una bevanda di origini sudamericane che può avere effetti allucinogeni. Compreso quello di far apparire gli alieni a quanto pare.
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Alcune persone non gli fa niente, altre hanno dei viaggi incredibili e io ogni volta che andavo stavo male. – racconta Asia Argento – Otto ore, tormenti con spiriti morti della mia famiglia. Finivo per terra, non mi reggevo in piedi. Era una sofferenza indicibile. Non hai delle allucinazioni, vedi tutto come è ma senti delle presenze. Come se metti gli occhiali e vedi all’improvviso cose cui non sei abituato, molto più grandi di te che ti insegnano e tu devi essere umile abbastanza da prendere questi insegnamenti che sono potenti”.

Il video di Asia Argento che parla degli alieni

Con l’Ayahuascati c***i sotto letteralmente, vomiti, molti se la fanno sotto. – prosegue l’attrice -. Diciamo un bel viaggio. Mi hanno operato a un certo punto, stavo stesa e sono arrivati degli alieni. Hanno detto possiamo operarti? Vedi un po’ tu quello che devi fare. Non mi riesco a muovere. Mi hanno tagliato la pancia e dentro c’erano dei dadi con su scritto ‘jealousy’. C’era il mio ex marito Michele che era molto geloso, io ho provato a dire agli alieni di andare da lui. Mi hanno asportato questi dadi, mi hanno richiuso. Anni dopo ho capito che mi stavano togliendo il male che mi faceva la gelosia di lui”.

 “Il problema è che le droghe sono insidiose. – Asia Argento parla poi delle sostanze stupefacenti in generale – Cominci con quello e poi passi ad altro. Il vuoto invece di colmarsi diventa sempre più grande. Lo devi riempire sempre di più. Questa è una malattia mortale, progressiva. Avevo iniziato con una canna, ne volevo sempre di più. La compulsione cresceva invece di calare e me la sono portata avanti dai 14 anni fino ai 45. Illegali? È un ipocrisia assurda. Se in tanti Paesi, come il Canada, sono legalizzate tutte le droghe e più controllate, c’è meno uso, meno criminalità e meno morti”, conclude.

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