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Femminicidio Sofia Castelli, confermata la condanna a 24 anni di carcere per Zakaria Atqaoui

Pubblicato: 18/12/2024 17:52

La Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 24 anni di reclusione per Zakaria Atqaoui, ritenuto responsabile del femminicidio dell’ex fidanzata Sofia Castelli, avvenuto a Cologno Monzese il 29 luglio 2023. La decisione è stata presa al termine della prima udienza del processo di secondo grado, dopo una breve camera di consiglio. I genitori della giovane vittima, come annunciato, non si sono presentati in aula, protestando contro la possibilità stessa di un appello: “Permettere di riaprire il processo all’assassino di nostra figlia è stato profondamente ingiusto”.
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In primo grado, la Corte d’Assise di Monza aveva emesso la condanna lo scorso 12 aprile, riconoscendo all’imputato l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi, dalla premeditazione e dall’uso di un mezzo insidioso. Tuttavia, i giudici avevano accordato ad Atqaoui le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, riducendo la pena rispetto alla richiesta di ergastolo avanzata dalla Procura.

La ricostruzione delle indagini ha evidenziato che il 24enne, incapace di accettare la fine della relazione e l’idea che Sofia frequentasse altre persone, si era nascosto nell’armadio della sua camera. Dopo aver atteso il rientro della ragazza, la mattina seguente l’ha accoltellata mentre dormiva.

Dopo la sentenza di primo grado, Atqaoui ha cambiato avvocato per presentare ricorso in Appello, contestando le aggravanti di premeditazione e futili motivi nel tentativo di ottenere uno sconto di pena. Questa scelta ha suscitato ulteriori polemiche da parte della famiglia Castelli. La Corte d’Appello, però, ha respinto le richieste della difesa, confermando integralmente la condanna.

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