Avignone – Si è concluso oggi il processo sugli stupri aggravati di Mazan con la condanna di Dominique Pelicot a 20 anni di carcere. L’uomo, ex marito della vittima Gisèle Pelicot, è stato giudicato colpevole di violenze sessuali aggravate. Il tribunale ha inflitto pene severe anche agli altri 50 imputati coinvolti.
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Sentenze esemplari per i responsabili
Tutti gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli, con pene che variano dai 3 ai 13 anni di reclusione. Le accuse principali includono lo “stupro aggravato in riunione” e la “somministrazione di droghe” alla vittima. La maggior parte dei condannati sarà inserita nel Fijais, il registro francese per gli autori di reati sessuali e violenti.
Gisèle Pelicot, simbolo di resistenza e giustizia
All’esterno del tribunale, uno striscione con la scritta “Merci Gisèle” ha accolto la donna, divenuta un’icona di coraggio e dignità. Una folla numerosa ha scandito il suo nome, applaudendo al suo arrivo al palazzo di Giustizia di Avignone. Gisèle è oggi una figura di riferimento per il movimento femminista francese. Il verdetto rappresenta una vittoria non solo per la vittima, ma anche per la lotta contro le violenze di genere.