Un lavoratore della Culmv è risultato positivo ai cannabinoidi dopo l’incidente che ha causato la morte di Giovanni Battista Macciò al terminal Psa del porto di Genova Pra’. “Ho fumato una canna il giorno prima, ero molto stanco per il lavoro”. Le analisi, effettuate nell’immediatezza dell’evento, hanno rilevato tracce di cannabis nel sistema, ma l’effetto della sostanza si era già esaurito. L’assunzione risalirebbe a giorni precedenti e non al momento dell’incidente.
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L’operaio che ha travolto e ucciso Gianni Battista Macciò al terminal PSA del porto di Genova Pra’ ha spiegato le sue condizioni al momento dell’incidente. “Ero stanco, ho avuto un colpo di sonno a causa dell’iperlavoro”, ha dichiarato tramite il suo avvocato Paolo Scovazzi. “Sono distrutto per quello che è successo. L’altro collega è come un fratello”, ha aggiunto, riferendosi al secondo portuale rimasto ferito nell’incidente.
“Ho fumato una canna”
Sulla questione della cannabis, il conducente della ralla ha ammesso di aver fumato uno o due giorni prima dell’incidente. “Non riuscivo a dormire”, ha spiegato. Gli esami effettuati all’ospedale Galliera hanno confermato la positività ai cannabinoidi, ma l’uomo non si trovava in stato di alterazione al momento dell’incidente. Era inoltre negativo all’alcol test.
Le telecamere di videosorveglianza del terminal hanno ripreso la scena. La ralla guidata dal portuale ha effettuato una manovra a U, sterzando improvvisamente e finendo contro un’altra ralla ferma. L’impatto ha travolto Macciò, che si trovava a terra per controllare un container.
Le indagini
Gli inquirenti stanno esaminando anche le immagini dei giorni precedenti per capire se quella manovra fosse una prassi. Definita “anomala”, l’inversione a U rimane al centro delle indagini.
Le autorità hanno acquisito i documenti relativi allo stato di servizio del conducente e alle verifiche periodiche di idoneità del mezzo. Gli inquirenti vogliono chiarire ogni dettaglio tecnico e procedurale. Si attendono intanto i risultati di ulteriori analisi sul conducente, un uomo di 54 anni, per completare il quadro dell’indagine. Restano il dolore e lo sgomento tra i colleghi, colpiti da una tragedia che lascia molti interrogativi.