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“Ecco quando me ne andrò”. Ornella Vanoni, la dolorosa confessione

Pubblicato: 23/12/2024 10:28

Il primo amore con Giorgio Strehler, poi un flirt con Renato Salvatori, “quello di Poveri ma belli”. Quanti uomini ha avuto Ornella Vanoni? “Un po’” ha raccontato al Corriere della Sera. Ma è stata innamorata davvero soltanto di quattro di loro: “Strehler, Gino Paoli e altri due. E con tutti loro sono rimasta in contatto. Oddio, con Strehler fino a quando non è morto. Mio marito, Lucio Ardenzi, invece non l’ho mai amato. L’ho sposato perché pensavo che prima o poi ci si dovesse sposare”.
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Con il figlio Cristiano, Ornella ha “ricostruito il rapporto nel tempo. Pensava che ogni volta lo abbandonassi per il rutilante mondo dello spettacolo. Credo accada un po’ a tutte le mamme: a un bambino è difficile spiegare che devi lavorare, ma non per questo preferisci il lavoro a lui”. Con Mina “eravamo ottime conoscenti. Ci alternavamo in tv a Milleluci. Le proposi: “Tu sei più forte di me, perché non facciamo il programma insieme?”. Accettò. Ero in vacanza a Paraggi, Gigi Vesigna mi diede la notizia: hai visto che Mina fa la trasmissione con la Carrà? Le telefonai: “Mina, allora è vero quello che si dice, che sei vigliacca”. E lei: allora è guerra? “No, è una constatazione”. E riattaccai. Poi abbiamo fatto pace”.

Ornella ha poi spiegato di trovare Giorgia Meloni “piccola. Carina. Preparata: fa politica con la Fiamma da quando era ragazza. Ma non è riuscita a crearsi una squadra di livello. Quando ho sentito che volevano prendersi pure la Scala e il Piccolo, con il figlio di La Russa, ero pronta a sdraiarmi davanti all’ingresso, in pieno inverno”. Elly Schlein, invece, “non è preparata, e mi dispiace. A sinistra non avevano una donna con più corpo, più sapienza, più cultura politica? La sinistra ce l’ha messa tutta a far votare la destra. Si sono davvero applicati”.

“Paura della morte? No. Capirò quando sarà il momento di andarmene, quando sarò inutile alla vita e la vita sarà inutile a me. Non voglio fare come mia zia, che ha vissuto fino a 107 anni: un tormento. Aveva la mente lucida e il corpo infermo. Non riusciva a morire ed era disperata. Guardava il soffitto e mormorava: “Signore, portami via…”. Non vedo l’ora di vedere il film di Almodovar”.

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