È morto la mattina di lunedì 23 dicembre, all’ospedale di Treviso, il giovane di 22 anni vittima di una brutale aggressione avvenuta la sera del 12 dicembre scorso. Il ragazzo era stato accerchiato e colpito con un coltello e una bottiglia rotta da un gruppo composto da dieci giovanissimi, sei dei quali minorenni.
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Arresti e indagini in corso
Nella giornata di ieri, la polizia ha arrestato tre membri del branco, tra cui un minorenne, accusati inizialmente di tentato omicidio. Dopo la morte della vittima, l’ipotesi di reato è stata aggiornata a omicidio. Secondo gli investigatori, l’aggressione potrebbe essere stata premeditata. La ricostruzione dei fatti indica che la violenza si sarebbe scatenata per motivi legati al traffico di stupefacenti. Pare che i membri del gruppo volessero derubare il giovane del suo zaino, che conteneva hashish destinato al piccolo giro di spaccio gestito dalla vittima.
Identificazione dei responsabili
Le indagini della Squadra mobile di Treviso hanno permesso di individuare tutti i responsabili grazie a una serie di elementi chiave:
- La testimonianza di un’amica della vittima.
- L’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza.
- Il ritrovamento degli abiti indossati durante l’aggressione nelle abitazioni dei sospettati, perquisite sabato scorso.
Il monitoraggio dei social network, utilizzati frequentemente dai ragazzi per comunicare, ha fornito ulteriori indizi. Tre ragazze coinvolte erano già state fermate poco dopo l’aggressione.
Gli indagati, tutti italiani di seconda generazione, sono descritti come giovanissimi con piccoli precedenti o segnalazioni. Il gruppo, composto da ragazzi e ragazze, si sarebbe riunito nuovamente nel centro di Treviso nei giorni successivi, credendo di essere ormai al sicuro. La città resta sconvolta da una vicenda che, iniziata come un’aggressione, si è trasformata in una tragedia con la perdita di una giovane vita.