Tragedia a Gaza: una neonata di tre settimane, Sila, è morta di ipotermia nell’area di al-Mawasi, vicino a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. La vicenda, riportata da Associated Press e al-Jazeera, evidenzia le difficili condizioni umanitarie nella regione, aggravate dal conflitto in corso e dalle restrizioni sui rifornimenti imposte da Israele.
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Il padre, Mahmoud al-Faseeh, ha raccontato che, nonostante avesse avvolto la piccola in una coperta, non è riuscito a proteggerla dal freddo. La famiglia vive in una tenda non isolata, con il terreno gelido e il vento che penetra attraverso le fessure. Durante la notte, la temperatura è scesa sotto i 9 gradi, una condizione insopportabile anche per gli adulti.
“La bambina si è svegliata piangendo tre volte”, ha dichiarato il padre, spiegando che al mattino l’hanno trovata priva di sensi. “Era come un pezzo di legno”. Sila è stata portata immediatamente in un ospedale da campo, ma i medici non sono riusciti a salvarla.
Secondo le fonti mediche locali, Sila è la terza bambina a morire di ipotermia nella Striscia di Gaza in pochi giorni. La tragedia sottolinea l’urgenza di interventi umanitari per affrontare le gravi carenze di risorse, mentre la popolazione civile paga un prezzo altissimo nel contesto del conflitto tra Israele e Hamas.