Tempo quasi scaduto per approfittare delle detrazioni più vantaggiose legate ai lavori in casa. Da gennaio arrivano importanti novità che riguarderanno sia le seconde case sia gli impianti di riscaldamento. Chi vuole ristrutturare o installare una nuova caldaia a condizioni favorevoli deve agire entro il 31 dicembre.
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Cosa cambia dal prossimo anno
Per le seconde case, il bonus per i lavori di ristrutturazione passerà dal 50% al 36%. Un taglio deciso anche per gli interventi legati agli impianti di riscaldamento. Dal 2025 saranno ammesse solo le spese per installare impianti ibridi, pompe di calore o caldaie a biomasse. Addio quindi al bonus per le caldaie a condensazione alimentate a combustibili fossili.
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Questa stretta nasce dall’adattamento alle normative europee sulle case green, che puntano a ridurre l’impatto ambientale degli edifici.
Riduzioni anche per l’ecobonus
Gli interventi per migliorare l’efficienza energetica subiranno tagli simili. Per le abitazioni principali, l’ecobonus scenderà dal 65% al 50%, con un limite massimo di spesa fissato a 96mila euro per immobile. Per le seconde case, invece, l’aliquota scenderà al 36% e il limite massimo sarà ridotto a 48mila euro.
Il Superbonus subirà un ulteriore ridimensionamento. L’aliquota passerà al 65% nel 2025, per poi scomparire definitivamente dal 2026.
Ultima chiamata per i bonus più alti
Chi vuole risparmiare deve fare in fretta. Per le caldaie, l’installazione va completata entro il 31 dicembre per ottenere la detrazione del 50%. Lo stesso vale per i lavori di ristrutturazione delle seconde case e per gli interventi di efficientamento energetico.
Organizzare i lavori entro fine anno può sembrare difficile, soprattutto durante le festività natalizie. Tuttavia, chi ha già avviato le pratiche potrebbe ancora farcela e ottenere il massimo degli sconti previsti.