Un controllo biglietti si trasforma in un’aggressione. Il capotreno chiede il titolo di viaggio a un gruppo di ragazzi, ma uno di loro, senza biglietto, reagisce con violenza. È accaduto ieri pomeriggio, 26 dicembre, tra le stazioni di Santa Maria Capua Vetere e Caserta, sul treno 5189 in viaggio da Isernia a Napoli. Il giovane, dopo aver colpito il ferroviere con una testata al volto, è fuggito con i suoi amici una volta arrivato alla stazione di Caserta.
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La denuncia e le indagini
L’episodio è stato segnalato alla polizia. Gli agenti della Polfer hanno avviato le indagini e stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della stazione di Caserta per identificare il responsabile. Intanto, il capotreno, assegnato all’impianto di Campobasso, ha riportato un trauma al naso e diverse escoriazioni. Dopo l’aggressione è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano per ricevere le cure necessarie.
I sindacati: “Situazione insostenibile”
La Filt Cgil Campania e Caserta interviene con una nota firmata da Angelo Lustro e Tommaso Pascarella. “Quanto accaduto è l’ennesimo caso di violenza contro il personale ferroviario. Non è più tollerabile rischiare l’incolumità svolgendo il proprio lavoro”, si legge nel comunicato.
I sindacati chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine sui convogli e nelle stazioni, oltre a una legislazione più severa. “Servono pene certe per chi aggredisce i lavoratori. Non è possibile continuare a vivere situazioni di pericolo simili, ormai sempre più frequenti”, sottolineano Lustro e Pascarella.
Un problema sempre più diffuso
L’aggressione al capotreno di ieri si aggiunge a una lunga serie di episodi analoghi. La richiesta di biglietti o semplici controlli diventa spesso occasione di scontri. I sindacati da tempo chiedono soluzioni concrete, ma i numeri delle aggressioni non accennano a diminuire.