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Cecilia Sala arrestata in Iran: la giornalista italiana è stata fermata il 19 dicembre ed è in isolamento

Pubblicato: 27/12/2024 12:41

Da nove giorni, la giornalista Cecilia Sala, redattrice per il quotidiano Il Foglio e creatrice di podcast per Chora news, si trova nel carcere di Evin a Teheran, rinchiusa in una cella di isolamento.
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Questo è lo stesso penitenziario dove il regime iraniano detiene i dissidenti, e dove, nell’autunno del 2022, la “travel blogger” romana Alessia Piperno ha trascorso 45 giorni prima di essere liberata, grazie a una lunga trattativa diplomatica.

I motivi del fermo di Sala non sono stati resi noti ufficialmente; non sono state presentate accuse specifiche, ma solo vaghi riferimenti a “comportamenti illegali”.

Il 12 dicembre, Cecilia è volata a Teheran da Roma con un regolare visto di lavoro per giornalisti, valido per una settimana e rinnovabile. Una volta arrivata in Iran, ha iniziato a condurre interviste e inviare le sue corrispondenze a Chora per la serie Stories.

La sua partenza per l’Italia era prevista per il 20 dicembre, ma dal mattino del 19, dopo alcuni messaggi scambiati con l’Italia, non ha più effettuato telefonate né risposto alle chiamate in entrata.

L’Unità di crisi del ministero degli Esteri è stata allertata da Chora, testata diretta da Mario Calabresi, e da Daniele Raineri, compagno di Sala, che hanno subito avviato ricerche. Tuttavia, i colleghi italiani non sono riusciti a ottenere informazioni da nessuna delle fonti di Sala in Iran. La giovane giornalista, che ha meno di trent’anni, risultava scomparsa senza alcun indizio.

Il giorno successivo, 20 dicembre, non si è presentata al volo per Roma, ma nel pomeriggio ha chiamato la madre per comunicarle di essere stata arrestata, senza ulteriori dettagli. In seguito, ha avuto la possibilità di effettuare un’altra chiamata a casa – al compagno Raineri, come riporta Il Post – in cui ha rassicurato di stare bene, chiedendo però di accelerare i tentativi per la sua liberazione.

La Farnesina ha ufficialmente reso nota la situazione il 27 dicembre, avviando tutti i contatti necessari. Solo stamattina, l’ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, ha potuto incontrarla in carcere.

«Su indicazione del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, l’ambasciata e il consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dall’inizio», recita il comunicato della Farnesina, che «in coordinamento con la Presidenza del Consiglio sta lavorando con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione».

La famiglia è stata informata dell’esito dell’incontro, e il comunicato si conclude invitando la stampa a mantenere la massima discrezione, in accordo con i genitori della giornalista, per favorire una risoluzione rapida e positiva della vicenda.

La priorità ora è comprendere le ragioni dell’arresto della giornalista alla vigilia del suo rientro in Italia e trovare il modo migliore per ottenere la sua liberazione.

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Ultimo Aggiornamento: 27/12/2024 15:00

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